TERAPIA RIPARATIVA, documentari, lettere, testimonianze

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eustachio79
view post Posted on 18/11/2008, 09:22




TERAPIA RIPARATIVA

FONTE WIKIPEDIA

La terapia di conversione, detta anche terapia di riorientamento sessuale, è un metodo inteso a cambiare l'orientamento sessuale di una persona dall'omosessualità originaria all'eterosessualità, oppure ad eliminare o quantomeno ridurre i suoi desideri e comportamenti omosessuali. Sono state tentate diverse tecniche, incluse modificazione del comportamento, terapia dell'aversione, psicanalisi, preghiera e terapie religiose[1]. La terapia di conversione è strettamente associata con il movimento degli ex-gay, il quale presenta una componente religiosa più spiccata[2]. I gruppi di ex-gay tendono principalmente ad evitare le attività sessuali tra persone dello stesso sesso, e solo secondariamente (o a volte per nulla) a cambiare l'orientamento sessuale che sta alla base di quei comportamenti[3].
L'opinione delle organizzazioni mediche e psichiatriche statunitensi è che la ricerca sottostante a questa terapia non sia scientificamente adeguata a stabilire che essa possa essere efficace o sicura, ed che esistano anzi alcune prove di quanto essa sia potenzialmente dannosa[4][5][6]. Tutte le maggiori organizzazioni americane per la salute mentale hanno espresso preoccupazioni a riguardo di questa terapia. L'Associazione degli Psicologi Americani (American Psychological Association) ha affermato che «sembra probabile che la promozione di terapie di cambiamento rinforzi gli stereotipi e contribuisca ad un clima negativo per le persone lesbiche, gay e bisessuali[4].»
Le linee guida etiche delle maggiori organizzazioni americane per la salute mentale variano da inviti ammonitori sulla sicurezza e l'efficacia della terapia di conversione e sui pericoli dei pregiudizi ad essa associati (American Psychological Association), alle raccomandazioni rivolte ai medici professionisti di astenersi dall'utilizzare questa terapia (American Psychiatric Association) o dall'indirizzare i pazienti ad altri medici che ne facciano uso (American Counseling Association). Le organizzazioni rispettano comunque il diritto all'autodeterminazione del paziente. In conseguenza dell'opinione medica, la terapia di conversione è ampiamente emarginata[2]. I suoi sostenitori odierni la presentano come una terapia che offre una possibilità a quelle persone infelici di essere attratte dal loro stesso sesso[7].
Il cambiamento dell'orientamento sessuale è divenuto un argomento molto politicizzato, e i dibattiti seguenti «hanno oscurato i dati scientifici chiamando in causa le motivazioni e persino i caratteri degli individui da entrambi i lati del problema[8].» La National Gay and Lesbian Task Force ha descritto il fenomeno come «la destra cristiana [che] ripresenta la sua campagna anti-gay in termini più edulcorati. Invece di denunciare semplicemente gli omosessuali come individui moralmente e socialmente corrotti, la destra cristiana ha cambiato strategia enfatizzando [...] il movimento ex-gay. Dietro questa maschera di compassione, comunque, l'obiettivo rimane lo stesso: ri-eliminare la protezione legale per le persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali [...][9]». Di contro, alcune persone che affermavano di aver tratto beneficio dalla terapia di conversione sono state attaccate da questi gruppi. Randy Thomas ha detto: «Come ex-omosessuale, quando negli anni 80 collaboravo a promuovere la liberazione dei gay, il nostro unico scopo era di ottenere la tolleranza, mentre l'attivismo politico odierno si è spostato dalla tolleranza alla dominazione politica e al potere. È sconcertante guardare un gruppo formato da persone che si dichiaravano oppresse diventare esso stesso oppressore[10].»
Storia e sviluppo dottrinale [modifica]

Lo sviluppo della terapia di conversione può essere rozzamente diviso in tre periodi: un periodo freudiano precoce, un periodo di generale approvazione della terapia di conversione in un tempo in cui l'istituzione della salute mentale divenne il "principale soprintendente" della sessualità, e un periodo post-Stonewall in cui l'opinione medica generale rinnegò questa terapia.[2]


Freud (1856–1939) era scettico sulla possibilità di conversione terapeutica.
Freud e i primi sessuologi (1886 - 1939) [modifica]
I primi tentativi di classificare l'omosessualità come malattia furono compiuti da un movimento di sessuologi europei alle prime armi negli ultimi anni del diciannovesimo secolo. Nel 1886 il noto sessuologo Richard von Krafft-Ebing mise l'omosessualità in una lista di altre 200 pratiche sessuali deviate nella sua massima opera, Psychopathia Sexualis. Krafft-Ebing ipotizzò che l'omosessualità potesse essere causata o da una «inversione congenita» oppure da una «inversione acquisita».
Nel 1896 Sigmund Freud pubblicò le sue teorie sulla psicanalisi. Freud credeva che tutti gli esseri umani fossero innatamente bisessuali e che l'orientamento omosessuale o eterosessuale manifestato da un determinato individuo fosse il risultato di fattori ambientali che interagivano con spinte sessuali biologiche. Freud espresse seri dubbi sulle potenzialità della conversione terapeutica[2]. In una famosa lettera a una madre che domandava come trattare suo figlio, Freud scrisse:
(EN)
« By asking me if I can help [your son], you mean, I suppose, if I can abolish homosexuality and make normal heterosexuality take its place. The answer is, in a general way, we cannot promise to achieve it. In a certain number of cases we succeed in developing the blighted germs of heterosexual tendencies which are present in every homosexual, in the majority of cases it is no more possible. It is a question of the quality and the age of the individual. The result of treatment cannot be predicted. »
(IT)
« Chiedendomi se posso aiutare [vostro figlio], voi intendete, suppongo, se posso eliminare l'omosessualità e far prendere il suo posto alla normale eterosessualità. La risposta è, in generale, che non possiamo promettere di riuscirci. In un certo numero di casi noi riusciamo a far attecchire i germi appassiti della tendenza eterosessuale che sono presenti in ogni omosessuale, nella maggioranza dei casi non è più possibile. È una questione della qualità e dell'età dell'individuo. Il risultato del trattamento non si può predire. »
Nella stessa lettera, Freud afferma inoltre che «l'omosessualità di sicuro non è vantaggiosa ma non c'è niente di cui vergognarsi, nessun vizio, nessuna depravazione, non può essere classificata come una malattia».
Da questo periodo sino alla metà del ventesimo secolo, i tentativi medici di "curare" l'omosessualità hanno incluso trattamenti chirurgici come isterectomia[11], ovariectomia[12][13], clitoridectomia[11], castrazione[14][15][13], vasectomia[16][13], chirurgia del nervo pudico[17] e lobotomia[18][13]. I tentativi farmacologici hanno incluso la somministrazione di ormoni[19][20], shock farmacologici[21] e trattamenti con stimolanti e tranquillanti sessuali[11]. Altri tipi di tentativi hanno incluso la terapia di aversione[22][23][24], il tentativo di risurre l'avversione per l'eterosessualità[23], l'elettroshock[25][26], la terapia di gruppo[27][28][29][30], l'ipnosi[31][32] e la psicanalisi[33][34][2]. Mentre alcuni di questi metodi, compreso l'elettroshock e l'uso di emetici, vengono ancora utilizzati[35], al giorno d'oggi anche i maggiori sostenitori di questa terapia bollano gli altri metodi come "sciocchezze"[36].
Nazismo [modifica]
Per approfondire, vedi la voce Storia degli omosessuali nella Germania nazista e durante l'olocausto.
L'ideologia nazista considerava l'omosessualità come una malattia, poiché era in contrasto con l'immagine del perfetto ariano voluto dagli scienziati nazisti. L'omosessualità era vista come una turba caratteriale, e pertanto doveva essere "curata" mediante l'utilizzo di un qualche tipo di terapia.
Durante l'epoca nazista vennero compilate numerose liste contenenti i nomi di persone gay, e circa 100.000 uomini furono arrestati e mandati nei campi di concentramento per trovare una "cura". La Germania nazista considerava i gay come parte della "Razza Padrona" ariana e pensava di poterli obbligare a tornare ad uno stato di conformismo sessuale e sociale. Gli omosessuali che non modificarono il loro orientamento sessuale vennero mandati nei campi di concentramento per essere avviati a rogramma di "sterminio attraverso il lavoro". Le lesbiche tedesche non vennero perseguitate fino a questi punti, poiché si pensava che la "conversione" ai canoni sociali e morali nazisti fosse più facile per le donne.
Il medico nazista Carl Vaernet (1893-1965) usò durante la sua carriera iniezioni di ormoni ed altre tecniche nel tentativo di "curare l'omosessualità". Dopo la fine della guerra, il dottor Vaernet venne catturato dalle autorità britanniche ed affidato a quelle olandesi per essere processato per i suoi crimini di guerra contro i gay, anche se apparentemente riuscì poi ad evadere.
Trinceramento (1939-1969) [modifica]
Durante i tre decenni tra a morte di Freud (1939) e i moti di Stonewall (1969), la terapia di conversione godette di un'"epoca d'oro" in cui predominarono un trattamento aggressivo degli omosessuali e l'approvazione da parte della comunità psichiatrica[37]. Il panorama degli specialisti in discussione per la terapia di conversione comprendeva Edmund Bergler, Irving Bieber, Albert Ellis, Abram Kardiner, Sandor Rado e Charles Socarides[2]. Rado rifiutava la teoria di Freud sulla bisessualità innata, e sosteneva invece che l'eterosessualità fosse l'atteggiamento base per natura e che l'omosessualità fosse causata da una psicopatologia di origine genitoriale[38]. Socarides e Kardiner svilupparono teorie simili: Socarides interpretava l'omosessualità come una malattia derivante da un conflitto tra l'io e l'ego, che solitamente si manifestava dalla tenera età in «un ambiente matriarcale in cui il padre era assente, debole, indifferente o sadico[39]».
I sostenitori della terapia di conversione rifiutavano anche il pessimismo di Freud sulla capacità di cambiare l'orientamento sessuale mediante la psicoterapia: Bieber pubblicò uno studio nel 1962, concludendo che «anche se questo cambiamento potrebbe essere accolto più facilmente da alcuni piuttosto che da altri, è nostra opinione che uno spostamento verso l'eterosessualità sia possibile per tutti quegli omosessuali fortemente determinati a cambiare.» L'omosessualità era considerata una psicopatologia: Ellis scrisse che «gli omosessuali fissi nella nostra società sono spesso nevrotici o psicotici [...] perciò, non è possibile trovare da nessuna parte nessun cosiddetto gruppo normale di omosessuali[2]». Questa visione venne avallata dalla prima edizione del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM-I), rilasciata nel 1952 dall'APA, che classificava l'omosessualità come una malattia mentale.
Evelyn Hooker fu una voce contraria quando pubblicò il suo autorevole[40] scritto "The Adjustment of the Male Overt Homosexual", dove riportò che «gli omosessuali non erano intrinsecamente anormali e che non c'era alcuna differenza tra uomini omosessuali ed eterosessuali in termini di patologia[41].»
Gli specialisti che vedevano l'omosessualità e la bisessualità come prodotti di un comportamento appreso, e non innato, adoperarono diverse tecniche di modificazione comportamentale[42]. Queste potevano includere ricondizionamento masturbatorio, visualizzazione ed addestramento alle regole sociali[42]. Le più radicali includevano la terapia di aversione, come la terapia elettroconvulsivante[43]. I casi documentati raccontano di shock elettrici somministrati ai genitali dei pazienti, «talvolta associati ad immagini inquietanti, come ciotole colme di feci ed immagini delle lesioni causate dal sarcoma di Kaposi». In altri casi venne usata la pletismografia, che utilizza dei sensori elettrici collegati ai genitali di una persona per saggiarne l'eccitazione sessuale, in associazione con l'elettroshock per somministrare scariche elettriche al pene del paziente quando si eccitava guardando immagini di persone dello stesso sesso.
Nel 1966, lo psicologo Martin E.P. Seligman scrisse che la terapia di aversione «funzionava sorprendentemente bene» nel modificare l'orientamento sessuale, con fino al 50% degli uomini sottoposti a tale terapia che non esercitavano più le loro tendenze omosessuali[44]. Questi risultati produssero quello che Seligman descrisse come «un grande scoppio di entusiasmo verso il cambiamento dell'omosessualità [che] sommerse la comunità terapeutica», dopo che i suoi studi vennero resi pubblici nel 1966[44]. Tuttavia, lo stesso Seligman precisò che i risultati erano stati falsati: gran parte degli uomini trattati che avevano smesso di interessarsi agli altri uomini erano in realtà bisessuali. Tra gli uomini che erano esclusivamente gay, la terapia di aversione aveva avuto molto meno successo[44].
Questi metodi vennero utilizzati anche dagli enti governativi. Nel 1952, il governo britannico sottopose Alan Turning a queste tecniche dopo la sua accusa di aver avuto rapporti sessuali con un uomo. Negli anni 70-80, l'esercito sudafricano le utilizzò ampiamente su persone sospettate di essere gay. Recentemente, nel 1992, il Phoenix Memorial Hospital venne accusato di aver utilizzato queste tecniche su bambini di dieci anni[45]. La terapia di aversione non è più considerata dall'APA un trattamento appropriato per la cura dell'omosessualità[46], ma in India, dove l'omosessualità è illegale, questi metodi vengono ancora utilizzati[47].
La reazione post-Stonewall contro la terapia di conversione [modifica]


I moti del 1969 allo Stonewall Inn diedero vita ad un movimento per la visibilità e le riforme politiche a favore dei gay e delle lesbiche.
Nel 1969, i moti di Stonewall diedero origine al movimento per i diritti dei gay ed aumentarono la visibilità delle persone LGBT. Nel 1973, dopo un'intensa pressione da parte dei gruppi gay, di nuove informazioni scientifiche portate da ricercatori come Evelyn Hooker e Kinsey, e del dissenso nella classe psichiatrica, l'APA tolse l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali[48] con il 58% dei votanti a favore della mozione[49]. Nel 1974 l'American Bar Association appoggiò il Model Penal Code, un codice di leggi che tra le altre cose decriminalizzava gli atti omosessuali tra adulti consenzienti, e nel 1992 l'OMS rimosse l'omosessualità dalla sua lista di malattie mentali, sostituendola con l'orientamento sessuale egodistonico. Al giorno d'oggi, le maggiori organizzazioni americane per la salute mentale sostengono che la terapia di conversione è potenzialmente dannosa e che non c'è alcuna ricerca scientificamente adeguata in grado di dimostrarne l'efficacia o la sicurezza[4].
Nel 1976 venne fondata un'organizzazione cristiana chiamata Exodus International, che cominciò ad offrire un sostegno da parte di associazioni religiose per cambiare l'orientamente sessuale delle persone. Il gruppo prende ispirazione dall'affermazione cristiana che le relazioni fra persone dello stesso sesso sono un peccato[50]. Essi credono che l'attrazione per il proprio sesso non sia una scelta e che sia causata da diversi fattori, compresi fattori ambientali quali un genitore del proprio sesso assente o distante, iper-coinvolgimento con un genitore del sesso opposto, abuso sessuale, esposizione precoce alla pornografia o ad un linguaggio sessuale, brutte esperienze con attività specifiche per il proprio sesso, isolamento da coetanei dello stesso sesso, od umiliazione verbale in tenera età; chiamano questi soggetti strugglers[50], "lottatori". Al giorno d'oggi, Exodus è la più nota organizzazione ex-gay, in grado di farsi occasionalmente pubblicità su intere pagine di giornali o nelle bacheche.
Nuovi modelli di psicanalisi e la definizione "riparativa" [modifica]
La definizione riparativa nacque nel 1983 quando la psicologa ricercatrice Elizabeth Moberly coniò il termine spinta riparativa per riferirsi alla stessa omosessualità maschile, interpretando il desiderio sessuale di un uomo per altri uomini come il tentativo di compensare un mancato rapporto tra padre e figlio durante l'infanzia[51][52]. La psicologa incoraggiava i suoi pazienti ad instaurare legami con coetanei e figure guida del loro stesso sesso per frenare l'attrazione fisica omosessuale[52]. Talvolta il termine terapia riparativa viene impropriamente usato come sinonimo di terapia di conversione, anche se in realtà è solo un tipo di terapia di conversione[53].
In un libro del 1991 Joseph Nicolosi sosteneva che[54] :
(EN)
« [e]ach one of us, man and woman alike, is driven by the power of romantic love. These infatuations gain their power from the unconscious drive to become a complete human being. In heterosexuals, it is the drive to bring together the male-female polarity through the longing for the other-than me. But in homosexuals, it is the attempt to fulfill a deficit in wholeness of one’s original gender »
(IT)
« [o]gnuno di noi, sia uomo che donna, è guidato dal potere dell'amore romantico. Queste infatuazioni traggono il loro potere dalla spinta inconscia a diventare un essere umano completo. Negli eterosessuali, è la spinta a riunire i poli maschio-femmina attraverso il desiderio per l'altro. Ma negli omosessuali, è il tentativo di riempire un vuoto nella completezza del sesso originale dell'individuo »
Questo libro fu accusato di essere «un trattato religioso sull'omosessualità sottilmente mascherato da documento scientifico. Nel nuovo paradigma religioso cum scientifico, la salute mentale viene definita come conformismo alle norme ed ai valori tradizionali[37]».
Le basi psicanalitiche delle teorie di Moberly, Nicolosi e Socarides hanno portato la psicanalisi a guadagnare «il suo mitico status di implacabile avversario delle identità gay e lesbiche[37]». Questa concezione è arrivata sino ai giorni nostri nonostante molti psicanalisti abbiano ormai ripudiato le teorie anti-gay, e sia l'American Psychoanalytic Association (APsaA) che l'American Academy of Psychoanalysis abbiano rilasciato numerose dichiarazioni contro la discriminazione. L'APsaA ha inoltre condannato esplicitamente il NARTH, dichiarando che «quell'organizzazione non aderisce alla nostra politica contro la discriminazione e [...] le loro attività sviliscono i nostri membri omosessuali[55].»
Molti operatori nel campo della salute mentale ai giorni nostri considerano la terapia di conversione inaffidabile, ma qualcuno la tenta ancora[2]. Nicolosi, Socarides e Benjamin Kaufman hanno fondato nel 1992 la National Association for Research & Treatment of Homosexuality (NARTH), un'organizzazione relativamente marginale per la salute mentale che costituisce il baluardo dei sostenitori della terapia di conversione. Piuttosto che come un tentativo di "curare" l'omosessualità, i sostenitori di questa terapia tendono a presentarsi come offerenti di una "possibilità di cambiamento" per tutti quegli omosessuali che si sentono insoddisfatti del loro orientamento sessuale. Questo modello terapeutico preferisce solitamente cercare di minimizzare il desiderio sessuale naturale dei pazienti, piuttosto che tentare di cambiarne l'oggetto. Alcuni conservatori di stampo religioso sostengono questo movimento, sia ideologicamente che finanziariamente. John Paulk, fondatore di Focus on the Family, ha dichiarato: «Come chiesa, dobbiamo continuare a far sentire la nostra voce contro la radicale propaganda omosessuale e intanto cercare di aiutare chi è intrappolato in questo stile di vita [...] è compassionevole avvertire [la gente] dei pericoli dell'omosessualità, per cercare di risparmiare alle persone il dolore e lo struggimento di un tale comportamento. Contemporaneamente, dobbiamo sempre ricordare che molti si rivolgono all'omosessualità proprio perché si sono sentiti rifiutati dalle persone più vicine ad essi. La chiesa non deve unirsi a quel rifiuto, ma piuttosto essere un'oasi di grazia, guarigione e speranza[56].»
Fuori dagli Stati Uniti [modifica]
Lo sviluppo di modelli teorici nei Paesi al di fuori degli Stati Uniti che possiedono organizzazioni riconosciute per la tutela della salute mentale ha seguito solitamente la storia di questa nazione (anche se spesso con un'evoluzione più lenta), passando da una concezione patologica ad una non-patologica dell'omosessualità[57]. Alcuni Paesi, come la Cina, non hanno mai praticato ampiamente la terapia di conversione e sono rimasti indifferenti alle sue teorie, mentre in altri la pratica è diminuita con il cambiamento della concezione dell'omosessualità.
Nel Regno Unito e in Irlanda il Royal College of Psychiatrists, la principale organizzazione psichiatrica, ha rilasciato una dichiarazione che stabilisce[58]:
(EN)
« Evidence shows that LGB people are open to seeking help for mental health problems. However, they may be misunderstood by therapists who regard their homosexuality as the root cause of any presenting problem such as depression or anxiety. Unfortunately, therapists who behave in this way are likely to cause considerable distress. A small minority of therapists will even go so far as to attempt to change their client's sexual orientation. This can be deeply damaging. Although there is now a number of therapists and organisation in the USA and in the UK that claim that therapy can help homosexuals to become heterosexual, there is no evidence that such change is possible. »
(IT)
« Le prove dimostrano che le persone LGB sono disposte a cercare aiuto per i problemi di salute mentale. Comunque, potrebbero essere fraintesi da terapisti che considerino la loro omosessualità come la radice di ogni altro problema esistente, come la depressione o l'ansia. Sfortunatamente, i terapisti che si comportano in questa maniera causeranno probabilmente un notevole stress. Una piccola minoranza di terapisti potrebbe arrivare addirittura a cercare di cambiare l'orientamento sessuale del loro cliente. Questo può essere profondamente dannoso. Anche se esiste un certo numero di terapisti e di organizzazioni negli USA e nel Regno Unito che sostengono che la terapia possa aiutare gli omosessuali a diventare eterosessuali, non c'è nessuna prova che questo cambiamento sia possibile. »
(Church Times, 20 marzo 2008)
In Cina, la psichiatria e la psicologia occidentali vennero importate durante un "movimento di occidentalizzazione" verso la fine del secolo XIX. A quei tempi, il mondo occidentale vedeva l'omosessualità come una malattia mentale, e pertanto quella fu la mentalità ereditata dalla Cina. Durante questo periodo, il comportamento sessuale degli omosessuali venne aspramente perseguitato, un grande cambiamento dall'atteggiamento di generale (anche se non totale) accettazione che era prevalso negli anni precedenti. Questa visione durò per tutti gli anni Settanta, nonostante il marcato cambiamento dei modelli teorici occidentali sull'orientamento sessuale, durante un periodo di particolare chiusura del governo cinese nei confronti dell'informazione sulla sessualità umana. Dopo il 1980, l'informazione divenne più accessibile, e l'atteggiamento cominciò a mutare. Nel 2000, sotto le pressioni sia dell'APA che dell'ACA, l'omosessualità venne rimossa dalla Chinese Classification of Mental Disorders (CCMD-III), e rimpiazzata con l'orientamento sessuale ego-distonico[59]. I tentativi di utilizzare la terapia di conversione sono comunque rari in Cina[60].
In India, gli studiosi di psicologia e psichiatria hanno «mantenuto un silenzio quasi assoluto sull'argomento dell'omosessualità[61]». È stato rilasciato un documento che discute le modificazioni del comportamento usate per trattare l'orientamento sessuale di tredici pazienti gay[62]. Gli indiani usano la classificazione dell'OMS sull'orientamento sessuale egodistonico, ma il gruppo People's Union for Civil Liberties sostiene che i medici classificano spesso il paziente come egodistonico anche quando sarebbe in realtà egosintonico[63].
In Italia, sono state condotte poche ricerche da parte dell'ambiente psichiatrico sull'omosessualità. I primi studi tendevano a descriverla come una patologia o un arresto dello sviluppo. Più di recente, l'atteggiamento ha cominciato a cambiare: «con un ritardo di circa dieci anni, l'Italia ha seguito [...] la visione dei professionisti americani nei confronti dell'omosessualità[64].»
In Germania, le organizzazioni di psicologia, psichiatria e sessuologia all'inizio del secolo XX consideravano l'omosessualità come una patologia. Comunque, a seguito dell'aumentata visibilità della comunità omosessuale durante l'epidemia di AIDS della fine degli anni Ottanta, e la declassificazione dell'omosessualità come malattia mentale nell'ICD-10, sono prevalsi modelli di pensiero che considerano l'omosessualità come non patologica[65].
Il consesso psichiatrico del Giappone ha rimosso l'omosessualità dalla sua lista di malattie psichiatriche nel 1995[66].
In Norvegia, un Paese noto per la sua legislazione fortemente favorevole ai diritti LGBT, il cambiamento da una concezione patologica ad una non patologica dell'omosessualità cominciò negli anni Settanta, a seguito della declassificazione dell'APA nel 1973. Nel 2000, l'Assemblea Generale della Norwegian Psychiatric Association votò con una schiacciante maggioranza la seguente risoluzione sulla terapia di conversione[67]:
(EN)
« Homosexuality is no disorder or illness, and can therefore not be subject to treatment. A 'treatment' with the only aim of changing sexual orientation from homosexual to heterosexual must be regarded as ethical malpractice, and has no place in the health system. »
(IT)
« L'omosessualità non è né un disordine né una malattia, e perciò non può essere sottoposta a nessun trattamento. Un "trattamento" con l'unico scopo di cambiare l'orientamento sessuale da omosessuale ad eterosessuale dev'essere considerato una negligenza etica, e non ha nessuno spazio nel sistema sanitario. »
(Reider Kjær, Look to Norway? Gay Issues and Mental Health Across the Atlantic Ocean, 2003)
L'ICD-10 (Classificazione Internazionale delle Malattie) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che viene ampiamente utilizzata nel mondo assieme al DSM-IV, stabilisce che «l'orientamento sessuale in sé non deve essere considerato come una malattia[68]». Elenca invece come un disordine l'orientamento sessuale ego-distonico, che insorge quando «l'identità sessuale o le preferenze sessuali (eterosessuali, omosessuali, bisessuali o prepuberali) non sono in dubbio, ma i desideri individuali sono differenti a causa di disturbi psicologici e comportamentali associati, che potrebbero necessitare di un trattamento per essere modificati[68].» L'APA ha eliminato l'omosessualità egodistonica dal DSM-IV nel 1987 e non condivide la diagnosi né dell'omosessualità né dell'omosessualità egodistonica come malattia[69].


TESTIMONIANZE DI EX GAY E DI SOPRAVISSUTI ALLA TERAPIA RIPARATIVA

EX GAY CASO ITALIANO PRESENTATO DALLA AGAPO




SECONDA PARTE




SOPRAVISSUTO ALLA TERAPIA "EX GAY SURVIVER" CASO AMERICANO




Su internet ci sono molte testimonianze da entrambe le parti, in questa discussione cercherò di raccoglierle, in modo che possiate voi stessi avere un punto di vista imparziale e neutro per poter giudicare da soli.
 
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eustachio79
view post Posted on 18/11/2008, 09:49




Clint Trout: From 'ex-gay' hell to Harvard



My Parents Sent Me To An Ex-Gay Therapist



I Tried To Change My Sexual Orientation With Exgay Therapy



Just Happy: An Ex-Gay Success Story

 
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eustachio79
view post Posted on 12/12/2008, 08:21




Day Of Truth - 2008 - Controversy, Criticism & Opposition



Video Contact: [email protected]

This video is a criticism of the anti-gay "Day of Truth" organized by the Alliance Defense Fund.

The pro-gay "Day of Silence" was originally started so queer youth could protest the silencing effect discrimination and harassment has on their lives. To counter this, the religious right started the anti-gay "Day of Truth" which serves to push ex-gay programs on gay and lesbian youth in public schools.

DayOfTruth.org lists these participating organization:

Focus on the Family
Southern Baptist Convention
Family Research Council (FRC)
Concerned Women for America
Exodus International
 
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eustachio79
view post Posted on 15/12/2008, 11:26




EX EX GAY



GUARDA TUTTI I VIDEO QUIt: http://www.metropolistv.nl/en

David e Scott scoprono di essere gay da giovani, poi diventano ex gay autoproclamati e lavorano alla LOVE IN ACTION, un organizzazione cristiana che prova a fare il lavaggio del cervello per convertire I gay in Etero.
Di certo questo non ha mai funzionato: loro ora sanno definitivamente di essere gay, e ora sono EX EX GAY

David and Scott found out they were gay when they were young. Then they became self-proclaimed ex-gays trough Love in Action, a christian organisation that tries to brainwash gays into being straight again. Ofcourse it never really worked: they definately know they are gay now, making them ex-ex-gays.

 
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eustachio79
view post Posted on 16/12/2008, 11:20




The Hour: Ex Gay



Psichiatra e Regista Alicia Salzar parla del suo film che condanna l'uso di elettro shock, nelle terapie riparative per convertire i gay in etero al programma di attualità della CBC The hour

fonte www.CBC.tv


Psychiatrist and director Alicia Salzar talks about her film Abomination, which condemns the use of electro-shock therapy to turn gays straight.


queso è il trailer del film in questine ABONIMATION


 
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eustachio79
view post Posted on 19/12/2008, 08:47




Alla trasmissione the HOUR della CNN, si confrontano le interviste tra un EX gay ed un Ex Ex gay, chi c'è l'ha fatta e chi no

 
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eustachio79
view post Posted on 25/2/2009, 18:34




Ex-ex gay: testimonianza di vittime di "terapie" per non essere più gay. Povia - Luca era gay




http://www.buzzintercultura.blogspot.... Telegiornale: Testimonianza di vittime delle terapie per smettere di essere gay [Testimonios de víctimas de terapias para dejar de ser gay] (Spagna 2008 - 3'34''): Mentre in Italia dobbiamo sopportarci gentaglia senza scrupoli come Povia che canta a Sanremo canzoni come "Luca era gay", inno razzista all'omofobia, spiegando come si guarisce da questa "malattia", all'estero trasmettono servizi in cui si spiega che le "terapie" per smettere di essere gay sono vere fregature, meccanismi di organizzazioni omofobe e fanatiche che distruggono la vita a molte persone, con l'appoggio della chiesa.

Povia - Luca era gay - Ecco Luca (Striscia la Notizia 24 febbraio 2009)



Striscia la notizia - 24 Febbraio 2009
"Uno straordinario intreccio"

Ecco dove nasce la canzone di Povia 'Luca era gay' presentata a Sanremo 2009.
Intervistato Luca, adepto di Arkeon, psico-setta accusata di violenza, truffa, stupro, segregazione, abusi su minori.

Striscia la Notizia rivela in quale contesto Povia e' venuto a conoscenza della storia di Luca, da cui poi avrebbe tratto ispirazione per la sua canzone. Nell'ottobre del 2007 Striscia si e' occupata di Arkeon, un' associazione in cui, alcuni ex adepti avevano segnalato al tg satirico che i leader del gruppo millantavano di poter curare gravi malattie e ne denunciavano anche i metodi coercitivi e violenti. Padre Caltalamessa, conduttore del programma "A sua immagine", ha promosso le attivita' di Arkeon dedicandole una puntata e raccontando come avesse aiutato un ragazzo a uscire dalla condizione di omosessualita'. Il nome del ragazzo era proprio Luca. In un'intervista-confessione Luca racconta la sua esperienza di ragazzo gay che, grazie ad Arkeon, e' ora sposato con una donna da cui ha avuto anche un figlio. Nelle parole di Luca, spiega Striscia la Notizia, e' possibile ritrovare le strofe della canzone presentata a Sanremo da Povia. Un'inchiesta sul metodo Arkeon, meno di un mese fa, ha visto la Procura di Bari chiedere il rinvio a giudizio per undici persone. Nell'indagine sono stati contestati i reati di associazione per delinquere, truffa, esercizio abusivo della professione medica, violenza privata, maltrattamenti di minori e incapacita' procurata di violenza.

Il Messaggero 11 settembre 2008
Bari: Truffati in 10mila dalla psico-setta Arkeon.Undici indagati

Soffrivano di tumori, aids, infertilità, oppure avevano problemi spirituali, affettivi, matrimoniali. Così, si rivolgevano ad Arkeon. Le prime volte, per partecipare ai seminari, pagavano intorno ai 260 euro. Man mano che si passava di livello, però, gli adepti arrivavano a pagare cifre sui 15 mila euro. Una coppia del Nord Italia che cercava di risolvere la propria crisi matrimoniale ha sostenuto, di fronte alla polizia, di aver pagato 100 mila euro, stessa cifra versata allassociazione da una donna che credeva di aver subito una violenza sessuale in passato.

Arkeon. Così Arkeon, una psico-setta che utilizzava tecniche vagamente ispirate alla filosofia orientale del Reiki, è riuscita a truffare circa 10 mila suoi adepti in tutta Italia, creando nelle vittime una dipendenza psicologica e inducendole a partecipare in maniera costante ai suoi seminari. In questi seminari Vito Carlo Moccia, considerato dallaccusa a capo dellorganizzazione, faceva fare esercizi terapici che portavano alla spersonalizzazione e allaccettazione di qualsiasi indicazione venisse dal maestro.

Gli esercizi che Moccia richiedeva ai suoi adepti comprendevano quello di travestirsi e andare a chiedere lelemosina per strada, oppure il no limits, durante il quale, secondo le denunce presentate, alcune vittime sarebbero state indotte a credere di avere subito abusi sessuali quando erano minorenni. Alcuni ragazzini venivano costretti ad assistere a episodi di forte impatto emotivo: un bambino di dieci anni ha visto la mamma picchiare lex convivente, un diciassettenne ha conosciuto i particolari della vita sessuale del padre.

Gli indagati al termine dellinchiesta sul metodo Arkeon sono undici. Oltre a quellla di Vito Carlo Moccia (57 anni, di Noicattaro, residente a Milano), due anni di indagini hanno portato alla messa in stato di accusa di Antonio Turi di 52 anni, Francesco Morello di 59, Gabriella Fabbri di 61, Quirino Salerno di 40, Isa Calabrese di 39 e Massimo Vavalle di 40, considerati promotori dellorganizzazione. Alla quale partecipavano anche Francesco Ferrara di 41 anni, Grazia Bozzo di 43, Piero Mazza di 47 e Francesco Locatelli di 43. Vengono loro contestati i reati di associazione per delinquere, truffa, esercizio abusivo della professione medica, violenza privata, maltrattamenti di minori e incapacità procurata da violenza. I fatti si riferiscono al periodo compreso tra il 1999 e il 2008.

Le indagini erano scattate quando alcuni ex seguaci del gruppo avevano partecipato a trasmissioni televisive, denunciando le attività illecite di Arkeon.
 
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eustachio79
view post Posted on 27/2/2009, 15:09




Saverio Tommasi: no ai corsi di ''guarigione'' per omosessuali



Saverio Tommasi e Ornella De Zordo hanno denunciato i cosiddetti "gruppi di guarigione dall'omosessualità", portati avanti da alcune frange estremiste della chiesa cattolica.

Saverio Tommasi, che ha frequentato uno di questi campi, racconta in questo video alcuni dettagli della sua esperienza.
Il video dell'inchiesta, invece, potete trovarlo qui:
Guarire si deve: chiesa e omosessualità
Visita il sito: www.saveriotommasi.it

 
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eustachio79
view post Posted on 24/10/2009, 21:00




altre testimonianze di persone che "guariscono" dall'omosessualità

Ex Gay uscire dall'omosessualità www.gruppolot.it
www.agapo.net www.peoplecanchange.com www.narth.com


PARTE 1



PARTE 2



PARTE 3

 
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eustachio79
view post Posted on 25/10/2009, 18:55




Ex gay guarire dall'omosessualità part I



Ex gay uscire dall'omosessualità part II




il testo dei video allegato dice che:

QUELLO CHE GLI OMOSESSUALISTI MILITANTI NASCONDONO

1) Si cerca di criminalizzare il www.Narth.com e Joseph Nicolosi e altri autorevoli psicologi e psicoterapeuti evitando di dire che il dottor Nicolosi è membro APA ( American Psychological Association ) e consulente AMA ( American Medical Association )

2) Non si dice che LOMS reputa indispensabile il rispetto della libertà e dellautodeterminazione della persona in merito al proprio orientamento sessuale.

Se è vero che ogni persona ha il diritto, se lo desidera, di mantenere unidentità gay,

è altrettanto vero che ogni persona ha diritto, se lo desidera, di sviluppare, il suo potenziale eterosessuale e di ricorrere ad una terapia per essere aiutato in questo percorso.
INFATTI:

IL MANUALE DELL'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA', ICD-10 riporta il disturbo F66 1 ( orientamento sessuale non desiderato ) dove è previsto che " l'individuo può cercare un trattamento per cambiare ...la propria preferenza sessuale ".

In molti clienti con tendenza omosessuale non desiderata, se con consenso, informati circa la possibilità che saranno delusi se la terapia non riesce, l'aiuto psicologico può fare funzionare una scelta razionale per sviluppare il loro potenziale eterosessuale.


3) Oggi, per esempio, possiamo criticare l'aborto, ma non possiamo offendere la persona che abortisce,
Oggi possiamo criticare la pornografia ma non possiamo offendere la persona dedita alla pornografia


Oggi possiamo criticare la prostituzione ma non possiamo offendere la prostituta

Oggi possiamo criticare il cristianesimo, ma non possiamo offendere la persona cristiana


GLI OMOSESSUALISTI MILITANTI, INVECE, VORREBBERO INTRODURRE IL REATO DI OMOFOBIA.

In base a questo reato, se critichiamo l'omosessualità o proponiamo ad una persona un cammino di crescita oltre l'omosessualità, ma non offendiamo la persona omosessuale, commettiamo ugualmente reato:

in questo modo viene IMPEDITA la libertà di pensiero, di religione, di educazione da parte dei genitori, la libertà di terapia, la libertà di ricerca scientifica, la libertà di scelta del proprio orientamento sessuale.
 
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eustachio79
view post Posted on 1/11/2009, 00:29




Gay liberato dalla sua schiavitù da Gesù Cristo.



Testimonianza di un gay liberato
www.sermoni.net/testimonianze_ file/Ex_omosessuale.htm
 
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eustachio79
view post Posted on 27/5/2010, 19:16




Stonewall a "Informare" del 22 aprile 2010 su TeleUnoTris - Terapie Riparative

parte 1 di 2



parte 2 di 2

 
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view post Posted on 16/8/2015, 13:05
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Gentili utenti, volevo dirvi che ho molto scritto sull'argomento "spauracchio ideologia gender"

La sintesi è in questo articolo, e in altri del blog
contattatemi pure per qualsiasi dubbio

https://progettogenderqueer.wordpress.com/...hiamano-gender/
 
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12 replies since 18/11/2008, 09:14   3763 views
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