A PROPOSITO DI OMOFOBIA

« Older   Newer »
  Share  
eustachio79
view post Posted on 12/3/2009, 14:26




`VOLEVAMO DARE UNA LEZIONE AI FROCI`, TRE UOMINI AGGREDISCONO DISABILE GAY

Image Hosted by ImageShack.us


(12/03/2009) Avvenuto il 23 gennaio scorso, tre uomini di 21, 22 e 34 anni hanno massacrato un 30enne con una lieve disabilità psichica. Si sono giustificati alla Polizia dichiarando: "Volevamo dare una lezione ai froci".

tags:
pordenone violenza aggressione disabilita


Un'azione premeditata e lucida negli intenti: “Dare una lezione ai froci”. Tre persone, T.N. di 22 anni, S.C. di 21 anni e O.S. di 43 anni, hanno aggredito e pestato un 30enne con una lieve disabilita’ psichica e mentale. Ma l'unica colpa della vittima e quella di essere omosessuale.


piazza XX settembre, Pordenone

Il fatto ingiurioso si è svolto nel frequentato piazzale XX settembre a Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia. Condita di insulti e ingiurie, l'aggressione è avvenuta di fronte a svariati testimoni il 26 gennaio scorso. La notizia è trapelata solo ora, ad indagini concluse. Le accuse a carico dei tre uomini sono di violenza privata tentata e continuata in concorso, aggravata per aver commesso il reato ai danni di un disabile. Durante l'interrogatorio presso la Polizia di Stato uno dei tre fermati ha confessato la motivazione dell'aggressione: “Volevamo dare una lezione ai froci”. E ce l'hanno data.


piazza XX settembre, Pordenone

Come si legge dagli atti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone i reati contestati sono aggravati dalla disabilità dell'uomo, ma non si menziona in nessun modo il motivo reale, che in uno stato civile varrebbe come aggravante: l'omofobia. Lo Stato Italiano non punisce i crimini d'odio come tali se questi sono mossi da omofobia. Una lacuna nel Diritto che il nostro Parlamento non può continuare ad ignorare. Come non può ignorare le direttive UE in materia. Questa è la lezione che gli omosessuali hanno imparato: non esistono leggi che tutelino una minoranza di fatto, che non la riconoscono come esistente.

fonte: Repubblica.it
 
Top
eustachio79
view post Posted on 15/5/2009, 06:58







REPORT


dei principali episodi
di violenza omofoba e transofoba

accaduti in Italia
nel 2008 e 2009














I testi sono tratti da articoli comparsi sulla stampa e sono aggiornati al 12.05.09
Arcigay non è responsabile dei contenuti



Premessa


Come noto, in Italia non esiste alcuna legge che riconosca un’aggravante specifica per i reati commessi in odio a persone omosessuali, bisessuali e transgender.

È di conseguenza impossibile avere una rilevazione statistica attendibile, o reperire informazioni ufficiali da parte delle Forze dell’ordine in merito a reati di carattere omofobico, semplicemente perché non esiste una specifica fattispecie di reato.

Di conseguenza è estremamente difficile che all’atto della denuncia la vittima di violenza dichiari la matrice omofobica del gesto patito, sia perché ciò non costituirebbe una aggravante, sia in virtù di una forte omofobia interiorizzata, largamente diffusa nel nostro paese, che porta ad una vera e propria autocensura.

La medesima autocensura fa sì che moltissimi casi di violenza omofobica rilevati dalle reti territoriali delle Associazioni di tutela rimangano, o per decisione delle vittime o per una giusta delicatezza nei confronti delle stesse, in un ambito di estrema riservatezza che non le rende pubbliche e rilevabili.

La mancanza di una reale percezione di tutela e l’omofobia interiorizzata determinano che la stragrande maggioranza dei casi di violenza omofobica non vengano nemmeno denunciati.

I dati contenuti nel report non hanno pertanto alcun reale valore statistico, sono solo una fotografia della realtà, rilevata esclusivamente dalle notizie apparse sui media.


Luca Trentini
Responsabile nazionale Arcigay Diritti Umani e Lotta alla violenza
[email protected]



Riepilogo casi registrati nel report
gennaio 2008 - maggio 2009

Omicidi: 15
Violenze ed aggressioni: 71
Estorsioni: 12
Atti di bullismo: 7
Atti vandalici: 9



Anno 2008

Omicidi: 9
(4 in Lombardia, 2 nel Lazio, 2 in Campania e 1 in Sardegna)

Violenze ed aggressioni: 45
(13 in Lazio, 7 in Lombardia, 6 in Emilia-Romagna, 4 in Veneto, 3 in Campania, 3 in Liguria, 3 nelle Marche, 2 in Piemonte, 2 in Toscana, 1 in Sicilia, 1 in Calabria)

Estorsioni: 7
(2 in Liguria, 2 nelle Marche, 1 in Sardegna 1 in Toscana, 1 in Puglia)

Atti di Bullismo: 5
(2 in Lombardia, 1 in Piemonte, 1 in Toscana, 1 in Sicilia)

Atti vandalici: 9
(4 in Friuli Venezia Giulia, 2 in Lazio, 1 in Emilia-Romagna, 1 in Sardegna, 1 in Veneto)


Anno 2009 (primi 5 mesi)

Omicidi: 6
(1 in Campania, 1 in Lombardia, 1 in Veneto, 1 in Liguria, 1 in Sardegna, 1 in Puglia)

Violenze ed aggressioni: 26
(6 in Lazio, 3 in Lombardia, 3 in Sardegna, 2 in Friuli Venezia Giulia, 2 in Emilia Romagna, 2 in Campania, 2 in Toscana, 1 in Umbria, 1 in Puglia, 1 in Abruzzo, 1 in Piemonte, 1 in Veneto, 1 in Trentino)

Estorsioni: 5
(2 in Veneto, 1 in Emilia Romagna, 1 in Piemonte, 1 in Toscana)

Atti di Bullismo: 2
(1 in Veneto e 1 in Puglia)




OMICIDI

23/05/2008
NAPOLI. Una transessuale è stata pugnalata a morte la scorsa notte a Napoli, nei pressi della stazione ferroviaria. L'uomo, privo di documenti, è probabilmente un sudamericano tra i 35 e i 45 anni. Secondo una ricostruzione della polizia, era coinvolta in un giro di prostituzione.

12/07/2008
CERMENATE (CO). Il cadavere di una transessuale, dell’età apparente di circa trent’anni e sudamericana è stato scoperto ieri mattina in una strada isolata di Cermenate (Como), ai lati della provinciale Novedratese, arteria nota per la presenza di prostitute. Dai primi accertamenti dei carabinieri, la morte sarebbe stata causata da percosse e la vittima sarebbe stata anche travolta da un'auto. Il decesso risalirebbe alla notte tra giovedì e venerdì. Sono state necessarie lunghe ore per giungere all’identificazione, ancora parziale, del transessuale. Si tratterebbe di una peruviana, Juan Carlos, in Italia da cinque anni la cui presenza sulla Novedratese era già stata notata e segnalata dalle forze dell’ordine come abituale. Oggi la magistratura darà l’incarico per l’autopsia dalla quale si attendono risposte più chiare sulle modalità del delitto.

14/07/2008
TRAVAGLIATO (BS) Juan Carlos Aucalle Coronel, Transessuale brasiliana di 35 anni, aggredita e ripetutamente investita da un auto.

6/08/2008
MILANO - Un giovane italiano e un minorenne nordafricano sono stati arrestati dagli agenti della Squadra mobile di Milano con l'accusa di aver violentato e assassinato una transessuale e di averne poi occultato il cadavere. I due hanno chiesto una prestazione sessuale gratuita alla trans, una brasiliana di 30 anni, e poi l'hanno sequestrata, violentata e accoltellata prima di nasconderne il corpo. La vittima era arrivata in Italia clandestinamente. "Un delitto di una violenza mai vista", è stato il commento dei poliziotti che si sono trovati davanti il corpo della brasiliana barbaramente picchiata e stuprata prima di essere uccisa.

18/08/2008
ROMA - Alberto Falchetti, architetto di 59 anni, e' stato ucciso nel suo appartamento in via Agostino Valiero, nel quartiere Aurelio a Roma. A provocare la morte sarebbe stato un oggetto contundente sferrato con violenza sulla testa della vittima. L'architetto, che ultimamente aveva intrapreso l'attivita' di editore, era omosessuale e viveva da solo. Il delitto quindi potrebbe esser maturato negli ambienti gay. A trovare in serata il cadavere, riverso in terra in sala da pranzo in una pozza di sangue, e' stata la donna di servizio dell'uomo.

24/11/2008
ROMA. Il corpo di Roberta, una trans è stato ritrovato questa mattina all'alba dagli uomini del Nucleo operativo di zona, in via Ribes a Roma. La trans, Roberto Gavou di origini brasiliane, sarebbe stata aggredita intorno alle 4:30 con una coltellata al torace. Il fatto che la trans non avesse con sé né la borsa né altri effetti personali ha fatto supporre agli agenti intervenuti che lo scopo dell'aggressione sia stata la rapina, ma per il momento non si esclude nessuna pista, compresa quella transfobica.

17/12/2008
VILLANOVA (CA) Il killer di Giancarlo Pani è ancora un'ombra sconosciuta. A sei giorni dal ritrovamento del cadavere dell'operaio di Villanova, al terzo piano della palazzina color pesca di via Eleonora d'Arborea 55, i carabinieri continuano a seguire numerose piste investigative. Non si esclude nulla, neanche l'omicidio nato in ambienti omosessuali, anche se non sono stati raccolti riscontri certi. Restano in piedi gli altri filoni e per questo si spulciano i rapporti familiari e le conoscenze della vittima.

25/12/2008
ABBIATEGRASSO (MI). Il cadavere di un uomo sui 50 anni e' stato trovato sul ciglio di una strada di campagna a Bubbiano, piccolo paese vicino ad Abbiategrasso (Milano). Il corpo apparterebbe ad un cittadino di origine brasiliana, che era vestito da donna. La vittima era priva di documenti. Sul suo corpo non ci sono ferite ma solo un ematoma sullo zigomo destro. Domani l'autopsia.

26/12/2008
NAPOLI. Omicidio su un vagone ferroviario fermo nella stazione centrale di Napoli. Giovanni Airaudo, 41 anni, di Angri, in provincia di Salerno è stato ucciso la notte del 23 dicembre, ma le forze dell'ordine lo hanno reso noto solo oggi. Secondo gli investigatori potrebbe trattarsi di un delitto a sfondo sessuale. Airaudo, secondo quanto ricostruito, è salito nella tarda serata di martedì sulla carrozza di un treno fermo in Stazione e destinato a ripartire solo il giorno dopo. Probabilmente era in compagnia di alcuni sconosciuti. L'uomo, forse omosessuale, è stato trovato con indosso solo lo slip e con segni di strangolamento, provocato, si pensa, dalla cintura dei pantaloni che è stata ritrovata. Sul volto c'erano segni di percosse e sfregi.

3/01/2009
NAPOLI. Un transessuale, del quale non si conosce ancora l'identità, è stato trovato morto in vico Sant'Alessio, nella zona del Lavinaio, vicino a piazza Mercato, nel centro di Napoli. Gli investigatori ancora non hanno chiarito se sia stato ucciso a coltellate o a colpi di pistola.

04/01/2009
MANTOVA. Omicidio maturato in ambiente omosessuale, gioco erotico finito in tragedia o semplicemente cause naturali? Ci sono ancora diverse ipotesi per spiegare la morte di un trentenne, trovato senza vita riverso sul pavimento del bagno della camera d'albergo in piazza Sordello in cui era arrivato poche ore prima. E' dunque giallo sulla morte di Raffaele Guida, 30enne residente a Ercolano (Napoli), il cui cadavere è stato scoperto poco dopo le 10 e 30 di ieri mattina in una camera dell'hotel «Ai due guerrieri», in pieno centro storico a Mantova. Il corpo privo di vita di Guida, che indossava il pigiama, era supino a terra. Sia il bagno che la camera, al primo piano dell'albergo, erano in perfetto ordine. Circostanza che escluderebbe un'eventuale colluttazione. La prima ispezione eseguita sul corpo del 30enne non avrebbe evidenziato né ferite né ecchimosi, né tracce di lotta. Sul collo di Raffaele Guida ci sarebbe però la traccia di un solco, forse provocato da una corda o da un fazzoletto, legati troppo stretti. Al momento gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi: dall'omicidio, che potrebbe essere maturato nell'ambiente omosessuale, al gioco erotico finito accidentalmente in tragedia. Pare, infatti, che Raffaele Guida, arrivato in hotel venerdì sera, durante la notte abbia ricevuto la visita di un uomo, con il quale si sarebbe intrattenuto per alcune ore.

17/01/2009
CASTELFRANCO VENETO (TV). Non rispondeva al cellulare e allora il suo compagno ha deciso di provare a bussare alla porta di casa. Che però rimaneva chiusa. Allora è entrato nell'appartamento con le chiavi e lo ha trovato riverso a terra, seminudo. Morto. I carabinieri di Castelfranco Veneto stanno indagando su un omicidio a sfondo sessuale. A perdere la vita, Matteus Da Silva Ribeiro, brasiliano transessuale 23enne, ucciso nella sua camera da letto. Non si esclude il gioco erotico finito male. I militari nella notte hanno interrogato amici e conoscenti del giovane immigrato. Al vaglio anche le telecamere del complesso residenziale e i tabulati delle telefonate da lui ricevute.

04/03/2009
GENOVA. "Gianni" - nei caruggi della città vecchia Angelo Peirè era chiamato così - ha aperto la porta a qualcuno che conosceva bene. Qualcuno che poteva accogliere anche in pigiama, senza vergogna. Qualcuno che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, lo ha colpito al volto, con i pugni chiusi. Ed è poi fuggito dopo aver rubato tutti gli oggetti di valore presenti nell'appartamento. Sarebbe morto così, secondo gli accertamenti degli investigatori coordinati dal sostituto procuratore Francesco Cardona Albini, il settantaseienne ex camallo del porto, trovato senza vita lunedì pomeriggio nel suo appartamento di via del Campo, al civico 13. Omicidio quindi. Preceduto da un'aggressione inattesa. La posizione scomposta del corpo, ritrovato supino nel salotto di casa, fa pensare agli inquirenti che l'anziano sia stato colpito di sorpresa. E si sia poi accasciato a terra. Da quella colluttazione infine, sarebbe sopraggiunta la morte. Per dare un'identità al presunto aggressore, gli investigatori stanno scandagliando la vita di Angelo Peirè. Con difficoltà, vista la sua estrema riservatezza. Tre foto che, unite alle voci raccolte nel quartiere dagli investigatori, secondo le quali Peirè frequentava locali e ritrovi per omosessuali, rappresentano per gli inquirenti una delle piste lungo la quale cercare l'autore del presunto assassinio.

17/03/2009
CAGLIARI. E' un giallo la morte di un tappezziere di 42 anni originario di Nurri (Cagliari). Il cadavere di Andrea Atzeni di 42 anni, residente nel quartiere cagliaritano di Villanova, è stato ritrovato ieri da un passante all'interno di un'auto ferma nei parcheggi dello stadio Sant'Elia di Cagliari, abituale ritrovo di gay. A ucciderlo un infarto causato probabilmente da un violento litigio: sulla sua camicia sono state ritrovate alcune gocce di sangue. Oggi sarà eseguita l'autopsia. Secondo la ricostruzione fatta dai Carabinieri, il 42enne avrebbe trascorso tutta la domenica nel piazzale, vedendosi con diverse persone. Gli investigatori puntano a capire quali sono stati i suoi ultimi movimenti e quali persone ha incontrato.

13/04/2009
BARI. E' giallo per la morte di un 36enne, trovato nudo in un lago di sangue nel suo appartamento di via Saverio Damiani, una traversa di via Bruno Buozzi al quartiere Stanic. Sul corpo, travato dai suo amici la sera di sabato scorso, c'erano diverse ferite di arma da taglio. La morte, secondo il medico legale Alessandro Dell'Erba che ha eseguito l'autopsia nel giorno di Pasqua, risalirebbe a una ventina di ore prima del ritovamento del cadavere, quindi a venerdì notte. Ad ucciderlo sono state le coltellate inferte in parti vitali del corpo. Delle indagini si occupano i carabinieri che sarebbero già sulle trecce del presunto killer. Una delle ipotesi è che l'omicidio sia a sfondo passionale. La vittima, secondo i primi accertarmenti, era vicina al mondo gay. Le ricerche sono orientate in quell'ambiente.


VIOLENZE e AGGRESSIONI

05/02/2008
PARMA. È successo a Parma nella notte del 30 gennaio ad un uomo di 34 anni da poco domiciliato in città. Dopo aver vinto un concorso pubblico M. M. ha cercato un appartamento in cui risiedere. Dopo tre giorni di coabitazione con due coinquilini, senza nessun contratto di affitto, i due (Giuseppe E. di Gioia del Colle e Domenico C. di Parma) hanno scoperto che M. è gay e lo hanno minacciato di andarsene immediatamente da casa e consegnare subito le chiavi pena il linciaggio. All'uomo sono state rivolte pesanti accuse omofobe e insulti verbali ed è stato chiuso a chiave in appartamento per 30 minuti. A liberarlo da quella situazione sono stati gli agenti di polizia della questura di Parma chiamati da M con il cellulare .

22/03/2008
MILANO. Francesco Martini Coveri uno stilista milanese si è sentito rifiutare un affitto in base all'equazione di un tale sulla presunta relazione tra moda e omosessualità: 'Ci dispiace la casa non gliela possiamo affittare'. L'increscioso episodio, riportato il 21 marzo da Repubblica, è capitato a Francesco Martini Coveri, figlio d'arte, che dopo un attimo di incredulità 'ha proseguito altrove la ricerca di una casa nel Quadrilatero della Moda'.

8/04/2008
TORINO. Anziano seviziato. C'e' una brutta storia di violenza maturata nel mondo omosessuale torinese, dietro la rapina avvenuta il 22 maggio scorso a Torino e resa nota oggi dai carabinieri e dal procuratore aggiunto Maurizio Laudi. "Mi sono piombati addosso, un bel po' di persone, forse tre, forse quattro non so e mi hanno riempito di calci e pugni per tutta la notte"

12/04/2008
BOLOGNA. Una svastica nera sull´orgoglio Gay. Ieri mattina il simbolo è comparso su due dei manifesti che pubblicizzano il Bologna Pride 2008. Sul primo cartellone è raffigurato in stile "manga" un calciatore misterioso della nazionale italiana. Sull´altro c´è il fumetto di "Clara", lesbica che aspetta un bambino insieme alla sua compagna. Sotto la svastica, nel secondo caso, un avvertimento: "Basta froci".

17/04/2008
ROMA. Irruzione fascista al Circolo Mario Mieli. I vandali si sono allontananti gridando improperi come 'froci di merda' e inneggiando al Duce e ai campi di sterminio

6/05/2008
VERONA. Si sono costituiti altri due autori del pestaggio del primo maggio a Verona in cui ha perso la vita Nicola Tommasoli. Erano stati indagati l'anno scorso per una serie di aggressioni a gay, comunisti e meridionali.

14/05/2008
PESARO (PU). Una madre ha sferrato una coltellata all'addome della figlia di 16 anni in preda ad un raptus dopo che la minore le aveva confessato di continuare ad avere una relazione omosessuale con una diciottenne.

14/05/2008
TORINO. Con la promessa di prestazioni sessuali, giovani nomadi adescavano anziani ai giardini pubblici o nelle stazioni ferroviarie e poi si facevano portare nelle loro abitazioni dove, dopo avergli somministrato sonniferi, rapinavano soldi o oggetti preziosi. Tra i ricercati c'e' anche un giovane che un mese fa era rimasto coinvolto in una vicenda di un gay di 60 anni, che, per un pugno di euro, era stato seviziato, picchiato a sangue e rapinato in casa da tre stranieri condotti in casa da un romeno di 21 anni che lui ospitava da un mese.

19/05/2008
ROMA. Folla inferocita contro le transessuali in una zona della capitale. Baldi giovani, con una buona dose di esagitazione, si lanciavano tra i cespugli alla caccia delle prede sotto gli occhi delle telecamere e delle forze dell'ordine. L'obiettivo era centrato sulla "cattura" (questi i termini usati) di due transessuali da parte dei baldi giovani che ricordavano verosimilmente gli stessi che hanno colpito a Verona. Le due malcapitate aggredite e insultate venivano trascinate nelle macchine della polizia indifferente a quanto accadeva e circondate da una folla inferocita.

21/05/2008
ROMA. Si è presentato stasera al Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli una persona allarmata e sconvolta per aver assistito ad una surreale scena di violenza ai danni di una transessuale. L’episodio è avvenuto a Roma tra la via Prenestina e la via Collatina, luogo abituale della prostituzione transessuale. Secondo quanto riferito, la transessuale era rincorsa e aggredita da due uomini con le teste rasate e giubbotti neri. Sul luogo era ferma un’auto delle forze dell’ordine, che assistevano impassibili senza intervenire.

24/05/2008
ROMA. Christian Floris, 24 anni, conduttore di punta del portale DeeGay.it, è stato aggredito la scorsa notte a Roma mentre rincasava. Due persone gli hanno sbattuto la testa contro il muro minacciandolo perchè si occupa di tematiche legate al mondo dell'omosessualità e gli hanno intimato di smetterla. Il giovane, che è stato portato all'ospedale dove è stato giudicato guaribile in sette giorni, ha sporto denuncia contro ignoti. DeeGay.it è un portale che co-produce una trasmissione con Radio Città Futura, Eco tv e Nessuno tv.

26/05/2008
ROMA. Un romeno di 23 anni è stato arrestato dai carabinieri della Stazione Roma Centocelle dopo aver tentato una rapina a due transessuali in via Pirotta. Il giovane ha chiesto una prestazione ai trans e al loro rifiuto si è scagliato contro uno di questi e lo ha colpito con una bottiglia di vetro cercando, al contempo, di sottrargli la borsa. I militari, di servizio in zona, hanno bloccato il romeno che si trova ora a Regina Coeli. Il ferito, medicato presso l’ospedale Vannini, ha avuto una prognosi di 4 giorni.

26/05/2008
PALERMO. Una questione "di onore e di vergogna". Insopportabile sapere di avere un figlio omosessuale per un pregiudicato 53enne di Palermo che ha accoltellato il ragazzo di 18 anni durante una furibonda lite. I carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato il padre violento con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Adesso si trova rinchiuso in una cella dell'Ucciardone. E' accaduto in un appartamento di via Messina Marine, al culmine di giorni di tensione e dopo un ennesimo litigio. Questa volta, pero', il genitore non si e' limitato alle botte. Non ci ho visto piu'. Troppo la vergogna e il disonore per questa storia", ha spiegato ai carabinieri. Il giovane, terrorizzato e ancora sotto choc, ha riportato ferite da taglio sull'avambraccio e sulla mano destra e un trauma cranico facciale: condotto all'ospedale Civico e' stato giudicato guaribile in otto giorni.

29/05/2008
MONZA. Pesta un trans: “ha cercato di toccarmi”. L’uomo, Massimiliano Lafata, 32 anni, condannato ad un anno di reclusione dal tribunale di Monza. «Non ci ho visto più e l'ho buttato giù. Voleva risalire, mi ha dato due manate e io l'ho menato. Io lo menavo e lui si attaccava alle gambe. Ma quale prestazione sessuale non pagata o rapina (accuse rivoltegli dal trans, ndr). Mi ha ferito? Qualche graffio, ma niente di più, dopo quattro anni di full contact non posso prenderle». In aula, per verificare le sue condizioni fisiche, è comparso anche il trans (con l'occhio sinistro chiuso ed escoriazioni al volto e al collo), contro cui si è scagliata verbalmente la moglie di Lafata, allontanata, assieme al pubblico presente, dall'aula dal giudice quando ha cercato di intervenire per difendere il marito.

31/05/2008
CASTELVECCHIO (VR). Aveva posato tra i merli il portafoglio, il telefonino e poi un fazzoletto bianco e una lettera. Sopra, la sua ultima dichiarazione d'amore per un altro uomo. Un addio, e i motivi di quella decisione, di quel suicidio. All'interno c'era una lettera che raccontava la storia di un ragazzo srilankese innamorato di un altro italiano, un amore impossibile perchè ostacolato dalla famiglia. Motivi che avevano portato sabato sera un 21enne dello SriLanka, residente in città, a sfiorare la morte. Un agente lo ha preso per il polso, e lui d'istinto si è gettato. Restando appeso, con le gambe sospese, attaccato alla vita solo attraverso quel poliziotto che lo reggeva dal polso. Gli altri agenti sono arrivati in soccorso e lo hanno salvato. «Io voglio morire, lo farò ancora», ha continuato poi a urlare tra le lacrime.

02/06/2008
NAPOLI. Aggressione a Napoli ai danni di due ragazzi gay D.V. e P. A. (queste le loro iniziali). I due giovani sono stati aggrediti e picchiati da una decina di ragazzi all'interno di un convoglio della Circumvesuviana di Napoli e hanno subito lesioni di vario tipo. L'odio verso gli omosessuali è stato l'elemento scatenante della violenza prodotta dal branco, così come è già avvenuto di recente in altre città italiane.

16/06/2008
SENIGALLIA (AN). Non ha i soldi per cambiare sesso e minaccia il suicidio per ben due volte in una notte. È quanto è accaduto ieri, nella cittadina di Senigallia. Il protagonista della vicenda è un ragazzo di 22 anni. Il giovane ha minacciato di gettarsi da un cavalcavia di via Goldoni e poi, una volta salvato, ha fatto scattare nuovamente l'allarme legandosi ai binari della ferrovia.

12/07/2008
MILANO. L'altra notte un detenuto transessuale ha chiesto di essere curato dalla Croce Rossa presente nella struttura del CPT di via Corelli, ma l'assistenza gli è stata negata perchè non sarebbe stato notato alcun problema di salute. Per protesta, i compagni del detenuto hanno dato fuoco ad alcune lenzuola oscurando le telecamere del centro. Quando poi il detenuto è stato portato in ospedale gli sono stati diagnosticati 8 giorni di prognosi. Il Comitato antirazzista di Milano sostiene che la questione sarebbe nata dalla mancata somministrazione di farmaci al detenuto, che dopo essere stato portato via sarebbe tornato «conciato male, perde sangue dalla bocca e ha un seno aperto con fuoriuscite di materiale». A quel punto gli altri detenuti avrebbero dato alle fiamme qualche lenzuolo e altri oggetti.

23/07/2008
ROMA. Le hanno gridato "lesbica di m..." e poi l'hanno inseguita e colpita con dei calci. E' successo domenica notte a una ragazza di 20 anni, aggredita a Roma perchè lesbica. Lo denuncia Arcigay Roma. La giovane, collaboratrice di Coming Out, storico bar omosessuale romano e cuore della Gay Street di via di San Giovanni in Laterano, stava tornando a casa dal lavoro quando è stata afferrata alle spalle, insultata e colpita, riportando contusioni su varie parti del corpo.

25/07/2008
ROMA. Erano le cinque del mattino, all’Eur, all’uscita del Gay Village: sei ragazzi appena usciti stavano cercando una fontana per rinfrescarsi. Dall’auto, una Fiat 600 blu con a bordo quattro persone, ne scendono due, di corsa. Una questione di secondi. E arrivano le botte. «Io sono stato strattonato violentemente - racconta Salvatore, 23 anni - e mi è rimasto un occhio livido per i pugni». È andata peggio a Federico, 19 anni, «a cui hanno tirato un pugno nello stomaco, prima di filare via e sparire, insultandoci». Federico è caduto a terra, riverso, battendo il fianco: non ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto perché non ha mai dichiarato la sua omosessualità e quindi teme di esporsi.

09/08/2008
ROMA. Calci e pugni per sfondare la porta di un monolocale. Per aggredire un transessuale brasiliano che, terrorizzato, chiama i carabinieri e chiede aiuto. Sotto choc, il viado forse non si ricorda di essere un clandestino già identificato e con ben tre decreti di espulsione, che ha ignorato. Risultato: da vittima dell'aggressione, a detenuto. Scattano le manette e il trans, come prevede la legge Bossi-Fini, finisce a Regina Coeli.

13/08/2008
OSTIA. Accoltellato all'addome, per rapinarlo dei pochi euro che aveva nella borsetta. La vittima è un transessuale argentino di 27 anni che adesso si trova in prognosi riservata all'ospedale Grassi di Ostia. E' successo lunedì sera, poco dopo le 9, in viale del Lido di Castel Fusano, in pineta, in una zona dove stazionano decine di «lucciole» e dove sorgono, nascoste dalla fitta boscaglia, le favelas abitate da centinaia di immigrati, perlopiù rumeni.

19/08/2008
MESTRE. Prima lo approccia chiedendogli una prestazione sessuale, poi lo aggredisce, gli ruba la borsa e scappa con l'auto ad alta velocità. La vittima della rapina è un transessuale di origine peruviana, l'aggressore un cittadino italiano incensurato di ventotto anni nato a Cuba ma residente nella Provincia di Treviso, poi arrestato dalla polizia. E' accaduto domenica notte, intorno alle tre e mezza, in via Fratelli Bandiera a Marghera: il transessuale, per le botte riportate, se la caverà con una prognosi di sette giorni, il giovane aggressore è stato invece arrestato.

22/08/2008
GENOVA. «Guarda come cammini, ricchione»; «Sbirri di merda» e inizia l'inseguimento. E' il 28 maggio 2008, Nicola (il nome è di fantasia, Ndr) sta aspettando un treno alla stazione di Genova Piazza Principe quando avviene questo scambio di battute con i due agenti della Polfer. Dopo le offese, Nicola inizia a correre e esce dalla stazione. A quel punto loro fanno una telefonata e da una macchina ferma là davanti esce una persona che blocca Nicola permettendo agli agenti di raggiungerlo. Subito dopo Nicola si è trovato con la faccia al muro, picchiato alle spalle sempre al grido di "frocio, sei sieropositivo, fatti curare". La tappa al pronto soccorso del Galliera è obbligata. Arrivato sanguinante in ambulanza, a Nicola viene assegnato un codice verde e cinque giorni (diventati 10 dopo la visita del medico di famiglia) di prognosi per «trauma escoriato al cuoio capelluto, soffusioni cutanee al collo e un'escoriazione alla spalla destra». Tradotto: botte in testa, sulle spalle e una presa energica al collo da dietro. Uscito dall'ospedale, Nicola si reca alla questura per denunciare quanto avvenuto. Ripartono le offese e Nicola viene portato in una cella della questura. Passa un po' di tempo e arrivano i due agenti della Ferroviaria accusati dell'aggressione, Nicola li riconosce, ma nessuno dei presenti gli dà ascolto. Dopo un'altra serie di "frocio" e "sieropositivo", Nicola chiede i nomi dei vari agenti con la minaccia di denunciarli. Non riceve - ovviamente - risposta finché gli dicono di alzarsi per andare da un legale. La destinazione è la polizia scientifica dove a Nicola vengono fatte le foto, prese le generalità e pure le impronte digitali.

23/08/2008
FANO. I carabinieri di Fano hanno proceduto in questi giorni all'arresto per il reato di rapina aggravata in concorso di D.A., 22enne di origine marocchina, già noto alle forze dell'ordine e colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere. L'attività investigativa dei militari aveva messo in luce che, nel giugno scorso, D.A., insieme al complice T.M., già arrestato nelle scorse settimane, aveva trascorso una serata in un locale notturno di Fano con un giovane studente originario di un comune limitrofo. Ne aveva conquistato la fiducia per poi, con tanto di coltello puntato alla gola, rapinarlo di denaro, orologio e telefono cellulare in un parcheggio della periferia cittadina dove si erano appartati.

25/08/2008
ROMA. Hanno abbordato un trans brasiliano per picchiarlo e rapinarlo, e quando si sono accorti di essere inseguiti da una gazzella dei carabinieri hanno tentato di speronarla. Sono comunque finiti in manette due romani, di 18 e 20 anni, fermati dopo un breve inseguimento dai militari del Nucleo Radiomobile nella zona di via Prenestina, a Roma. I due balordi, che hanno compiuto l'aggressione intorno alle 3:00 di questa mattina, saranno giudicati con il rito direttissimo.

29/08/2008
COSENZA. Il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, denuncia quella che definisce "una barbarie indegna di un paese civile, il dramma e la inaudita violenza subita in carcere da un giovane detenuto calabrese, 40 anni, omosessuale e sieropositivo, stuprato, picchiato e minacciato in prigione, messo quindi in isolamento in una cella con topi e scarafaggi".

01/09/2008
NAPOLI. Le ha tagliato la faccia colpendola con un bicchiere dopo averla insultata e molestata spogliandosi dei Jeans e delle mutande: “Lo vuoi il pisello? Lo vuoi lesbica di merda?”, E’ successo ad una ragazzina non ancora ventenne rea di aver rivolto un gesto affettuoso alla sua innamorata in una delle più note e affollate piazze della movida napoletana: piazza Bellini. Un episodio gravissimo di omofobia che arriva, quasi come fosse un vergognoso rituale di fine estate, a “celebrare” l’anniversario della sassaiola contro i gay da parte di un gruppo di ragazzi simpatizzanti di un’organizzazione di tifosi del Napoli, avvenuta proprio un anno fa. Secondo i presenti in piazza la vittima dell’aggressione avrebbe voluto allertare le forse dell’ordine ma sarebbe stata dissuasa da alcune persone che le avrebbero chiesto di non creare scompiglio in zona e suggerito inoltre che non sarebbe stato opportuno “mettere i suoi affari in piazza”. Non è chiaro quindi se successivamente le ragazze si siano rivolte alla polizia.

09/09/2008
ROMA. Nella notte tra lunedì 8 e martedì 9 settembre, Federico e Cristian, entrambi di 28 anni, dopo aver trascorso una serata alla Gay Street, si dirigevano verso i Fori Imperiali mano nella mano, quando sono stati aggrediti da un gruppo di 8-10 giovanissimi ragazzi, che, lanciando sputi, pietre e bottiglie, urlavano 'Froci, via dall'Italia', 'Fate Schifo', ed altre frasi simili. I ragazzi aggrediti hanno chiesto aiuto e hanno denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine".

13/09/2008
GENOVA. Aggredito davanti alla porta di casa. A calci e pugni, fino al punto di ricorrere alle cure ospedaliere. Soltanto la resistenza del transessuale di 31 anni, che ha reagito alle botte, ha convinto l´aggressore a desistere dal suo intento. Che probabilmente era quello di portare via i soldi dell´incasso della serata e custoditi in casa. Una aggressione a scopo di rapina, stando a quanto avrebbero appurato i carabinieri che si occupano delle indagini. Anche se con le polemiche e il clima rovente che corrono in questi giorno sul Gay Pride, ci sono tutte le ipotesi per pensare che l´assalto violento possa essere determinato da una sorta di odio verso l´omosessualità.

13/09/2008
BOLOGNA. A soli sedici anni con un complice avrebbe aggredito, sfregiato al volto e picchiato selvaggiamente un viados napoletano di 35 anni. Lo scopo era quello di rapinarlo della borsetta, con poche decine di euro. Il ragazzo dopo essere fuggito in sella a una bicicletta è stato arrestato dalla polizia e portato nel carcere minorile di Bologna con l'accusa di rapina. È un tunisino residente a Piacenza. Il drammatico episodio è avvenuto in via Primo Maggio intorno all'una e trenta. Il viado era stato ferito al volto dove è stato medicato con cinque punti di sutura e graffiato ripetutamene alle spalle e sulla schiena. È stato medicato al pronto soccorso e giudicato guaribile in pochi giorni. Il presunto complice del sedicenne è riuscito a dileguarsi in sella alla sua bici.

13/09/2008
GENOVA. Un omosessuale di 31 anni, che si prostituiva nella zona di Carignano a Genova, è stato aggredito a calci, pugni e bastonate nella notte tra giovedì e venerdì. L’uomo era salito sull’auto di un ragazzo con il quale aveva concordato la prestazione, ma una volta giunti in un luogo appartato è stato aggredito. L’aggressore non aveva consumato la prestazione né ha rapinato l’omosessuale. Secondo quanto denunciato dall’uomo, l’aggressore lo avrebbe colpito prima con calci e pugni poi con un oggetto contundente alla testa provocandogli una profonda ferita. Medicato in ospedale, è stato giudicato guaribile in dieci giorni. Indagini dei carabinieri.

14/09/2008
BOLOGNA. Non gli bastavano i proventi dell'attività di gigolò per soli uomini e così «arrotondava» con le rapine ai danni dei clienti. Era convinto che nessuno l'avrebbe denunciato per non ammettere l'omosessualità. Ma Alì Bardosana, un avvenente serbo di 27 anni regolare in Italia, aveva fatto male i suoi calcoli. Uno dei clienti, un 51enne rapinato per ben due volte a febbraio e ad agosto, lo ha denunciato. I militari sono riusciti così a risalire al serbo e ieri l'altro lo hanno fermato. Identificato anche un altro cliente rapinato: non ha sporto denuncia. I carabinieri sospettano che le vittime siano molte di più e preferiscono tacere per la vergogna e per non ammettere l'omosessualità.

4/10/2008
PADOVA. «Luana Zanaga? La invito a togliersi dal nostro sindacato». Non va per il sottile Franco Maccari, segretario regionale del Coisp, in merito alla vicenda della poliziotta lesbica di Rovigo attualmente in servizio alla sala operativa della questura di Padova. L'agente nei giorni scorsi ha denunciato, con un'intervista a Studio Aperto (il tg di Italia 1) e sul Corriere del Veneto, di essere discriminata sul lavoro perché gay. Luana Zanaga, 38 anni di Rovigo, lavora in questura a Padova dal 2004. L'agente era in servizio alle volanti, dopo l'outing nel quale ha dichiarato di essere lesbica, nel 2006 le hanno cambiato mansioni.

19/10/2008
ROMA. Branco di bulli tra i 17 e i 21 - tra loro anche una ragazza di 18 anni - a bordo di minicar e scooter e a caccia di divertimento, quelli che sabato sera hanno scelto come vittima un transessuale brasiliano di 31 anni sulla via Prenestina, nella zona sud di Roma. Il copione è quello di Arancia meccanica: baby gang, quattro romani e un romeno, che prima intimidiscono il transessuale mettendo i scena un «carosello» con i loro piccoli mezzi di trasporto, poi lo bloccano, lo aggrediscono con uno sfollagente e lo derubano di 200 euro e di due telefonini. Fuggiti subito dopo la bravata, grazie alle testimonianze di alcuni cittadini i carabinieri li hanno rintracciati nelle vie limitrofe dopo un breve inseguimento. I quattro maggiorenni, tra cui la ragazza, sono stati trattenuti in caserma, mentre il minorenne è stato affidato al centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli. La refurtiva è stata restituita al proprietario, mentre lo sfollagente è stato sequestrato

24/10/2008
ROMA. Tiro al trans. A colpi di pistola. L'altra notte poco dopo le 3, in via dei Campi Sportivi, al Foro Italico, due transessuali brasiliani di 27 e 31 anni sono stati rapinati e feriti a colpi d'arma da fuoco da uno (o più sconosciuti). I due, ricoverati all'ospedale Villa San Pietro, parlando con gli investigatori della polizia hanno provato a ricostruire i fatti.

15/11/2008
BOLOGNA. E.E., 23 anni bolognese, è vittima, insieme ad altre lesbiche, di un'aggressione a colpi di sassi che per fortuna non hanno colpito nessuna delle ragazze: “arrivano due auto che si fermano al semaforo rosso. Io ero di spalle, quando sento una prima voce, maschile, che urla "Froci". Dopo poco vedo dei sassi passarmi a pochi centimetri dal viso, mi giro e vedo una ragazza che urla "anarchici di merda". Il semaforo diventa verde e le due auto partono a tutta velocità. Si vedeva che era un atto premeditato perché in ognuna delle auto c’erano tre o quattro ragazzi che comunicavano fra loro visivamente, inoltre la ragazza i sassi li aveva presi già da prima”.

22/11/2008
LUCCA. Aveva paura che l’amica della figlia fosse lesbica e che la insidiasse. Così, quando ha visto le due ragazze che stavano parlando fra loro in una via del centro storico, ha cercato di investirla in bicicletta. La presunta spasimante è tuttavia riuscita a scansarsi facendo rovinare a terra la mamma dell’amica. A quel punto la mamma, di nazionalità thailandese, 49 anni, collaboratrice domestica, si è alzata e senza tanti complimenti ha iniziato a prendere a schiaffi la ragazza che, a suo avviso, stava molestando sessualmente la figlia. Quest’ultima ha 20 anni mentre l’altra donna ne ha 23. I reati contestati alla donna vanno dalle ingiurie alle minacce alle lesioni personali. La giovane colpita a schiaffi e pugni è stata medicata all’ospedale e ha avuto una prognosi di pochi giorni oltre a ecchimosi e contusioni.

25/11/2008
MILANO. Un iracheno di vent’anni, rifugiato politico, ha salvato un viado da un’aggressione. Un gesto generoso che gli è costato una ferita al collo, per fortuna non grave. Ne avrà per 10 giorni. L’assalitore è stato arrestato. L’altra notte all’1.40, in via Novara all’angolo con via Silla, un egiziano di 25 anni ha aggredito un transessuale, per rapinarlo della borsetta. Ne è nata una colluttazione, la vittima non voleva mollare e mentre si difendeva, ha cominciato a urlare, chiamando aiuto. In compenso, l’assalitore non se ne voleva andare a mani vuote e diventava man mano sempre più violento. Proprio quando il viado stava per avere la peggio, è arrivato in bici il giovane iracheno. Realizzata la situazione è smontato ed è corso in suo aiuto. L’egiziano, per bloccarlo, ha estratto un coltello e lo ha ferito al collo, poi è fuggito.

27/11/2008
NAPOLI. Un altro caso di aggressione è avvenuto nei confronti di una giovane transessuale a Napoli. Nella notte tra il sabato e la domenica scorsa, L. B. era sull’autobus diretta a casa, direzione Ponticelli. Si è ritrovata sola ad affrontare, o meglio a subire, le aggressioni di un gruppo di ragazzi tra i 17-25 anni, che per circa mezz’ora hanno inveito contro di lei sia in maniera verbale che fisica. Tutto questo nell’indifferenza dei presenti. «La cosa che fa più male - dice infatti A. - è che tutto si è svolto nell’indifferenza generale. Nessuno, nè le persone che erano sull’autobus, nè l’autista hanno mosso un dito per difendermi o per convincere quel branco di balordi a lasciarmi in pace». Per circa 30 minuti del percorso della linea «472D» A. è stata infatti ripetutamente picchiata con inaudita violenza. «Sabato sera ero stata a casa di amici in piazza Bellini, poi alle 11,30 sono andata a prendere l’autobus al parcheggio Brin. Alla mezza - continua A. - l’autobus è partito, ma alla fermata di piazza Garibaldi sono saliti in gruppo, parecchi giovani, tra i 17 e i 25 anni. Appena mi hanno visto hanno detto: «Meniamo questo frocio» e hanno cominciato a strapparmi il cappellino e a tirarmi i capelli. Mi hanno dato un pugno sull’occhio e mentre uno mi minacciava con una bottiglia dicendo ”se ti muovi te la spacco in testa”, l’altro ha avvicinato l’accendino al viso. Mi sono sentita afferrare alla gola, poi sono finita sul pavimento dell’autobus, sotto una scarica di calci e spintoni». Mentre racconta il delirio di quei momenti A. mostra un dente rotto, i lividi sul collo, le gambe e i piedi gonfi.

9/12/2008
MILANO. Prima gli insulti, poi l’aggressione a colpi di calci e pugni che lo lasciano privo di sensi sul marciapiede. «Frocio di m...» continuano a urlargli, inseguendolo, finché le offese si trasformano in un vero e proprio pestaggio. Il fatto è successo alle 5.30 di domenica 16 novembre , ma la vittima ha deciso solo adesso di uscire allo scoperto. Massimiliano Scavia, 36 anni, arredatore, lascia il gruppo di amici, arriva in via Santa Sofia e qui, poco lontano dal locale, incrocia un gruppetto di ragazzi che inizia a insultarlo. «Erano italiani, più o meno ventenni, persone che non avevo mai visto prima — racconta —. Due di loro hanno iniziato a gridare i loro insulti nei confronti degli omosessuali, riferendosi poi a me nello specifico. Io sono andato dritto per la mia strada senza voltarmi. “Frocio di m…” continuavano a urlarmi alle spalle e allora ho avuto uno scatto d’ira e ho risposto a tono. Forse ho sbagliato, ma mi sentivo offeso. Poi ho accelerato perché ho capito che continuavano a inseguirmi». Poco dopo, l’aggressione. Con un primo calcio che gli fa perdere l’equilibrio. «Mi hanno sferrato un calcio alla schiena e sono caduto a terra sbattendo la faccia sull’asfalto. Una volta a terra hanno iniziato a darmi calci ovunque, alla testa, alle gambe, all’addome. Mi sono ritrovato con il naso che mi faceva male e un trauma cranico. Poi sono svenuto. Non ricordo più nulla». Alle 6.30 Massimiliano è in ospedale, accompagnato da alcuni parenti. Il referto medico redatto al pronto soccorso del Policlinico, poche ore dopo l’aggressione, indica una prognosi di otto giorni e una descrizione delle ferite che raccontano di un vero e proprio pestaggio: ecchimosi multiple ed escoriazioni al capo e al volto, perdita di conoscenza, contusioni all’addome, torace e zona renale. Il referto finisce al posto di polizia dell’o spedale e da qui in questura. «Ho tenuto per giorni un tutore al naso», dice oggi Massimiliano. E sulle ragioni che lo hanno spinto a rendere pubblica ora la sua disavventura, spiega: «Ho riflettuto a lungo, anche con il mio avvocato, prima di rendere pubblico l’episodio. Alla fine ho deciso che era giusto così: si deve sapere che in questa città, nel 2008, accadono ancora episodi di intolleranza».

17/12/2008
CREMA (CR) Sequestro di persona, estorsione violenza privata. Queste le accuse per le quali Mohamed El Sayed, 27 anni, marocchino domiciliato a Milano è stato condannato ieri a quattro anni di reclusione. L’avvocato Massimiliano Sartori del foro di Como ha annunciato il ricorso. Il suo assistito dopo circa otto mesi di galera ha ottenuto nel frattempo gli arresti domiciliari e sarà affidato ai servizi sociali meneghini. Nel febbraio di quest’anno si è reso protagonista di una sordida storia di sesso, e ricatti: vittima un signore di Capralba. I due si conoscono sul treno Milano Crema. Un paio di parole, poi la simpatia che nasce. Tanto che il cremasco lo invita a restare a casa sua per alcuni giorni. Passati i quali il marocchino rivela le sue vere intenzioni: ricattare il suo amante con la minaccia di rivelare a tutti la sua omosessualità. Vuole dei soldi: «Adesso andiamo in banca». L’uomo rifiuta e riesce ad allontanare dalla sua abitazione l’extracomunitario che però torna alla carica e sotto la minaccia lo costringe ad andare in banca e ritirare 2000 euro in contanti. La storia però è ben lontana dalla sua conclusione come il cremasco si augurava dopo aver pagato la somma. Dopo alcune ore il marocchino riesce a penetrare in casa dell’ex amante e lo coglie di sorpresa, lo stordisce con dei pugni e riesce a legarlo al letto. Qui iniziano ore di vero terrore per l’uomo in balia del giovane marocchino, che lo minaccia, lo picchia lo insulta e schernisce. Immobilizzato nel suo letto, il cremasco chiede di essere lasciato in pace, che di altri soldi non ne ha, che non può soddisfare le richieste. Arriva a promettergli che non dirà nulla di quanto accaduto, a patto che il supplizio abba termine. L’extracomunitario però non recede. Vuole i soldi e le minacce e le botte si fanno sempre più violente. Ma non si è accorto di non aver stretto bene i polsi della sua vittima che senza farsi vedere riesce a liberarsi. Non reagisce subito: il marocchino lo sovrasta fisicamente e preferisce attendere. Solo verso sera la furia di El Sayed si placa. Dopo le ultime minacce si addormenta. E’ il momento buono per la fuga: ancora indolenzito per le botte ricevute il cremasco si rifugia a casa di un amico. Viene medicato e rifocillato mentre racconta d’un fiato quello che gli è accaduto. Il marocchino è ancora nella sua casa e l’amico non ha esitazioni «Andiamo dai carabinieri e lo denunciamo, se hai fortuna è facile che lo trovino ancora addormentato a casa tua». Così avviene: i carabinieri lo svegliano in tempo per mettergli le manette ai polsi e portarlo in carcere a Cremona. Ieri il processo dove il giudice Maria Stella Leone ha accolto la richiesta di condanna del pubblico ministero Raffaele Pesiri.

22/12/2008
PARMA. Un incubo lungo una notte intera quello che una transessuale periviana è stata costretta a subire a Parma. In un locale conosce un uomo, un manovale polacco che le piace. Escono insieme dal locale, ma la trans non vuole allontanarsi, invece, salita in macchina arriva un secondo uomo che la blocca dalle braccia. Parte il veicolo e si ritrovano davanti ad un edificio in cui lavorano i due manovali. Hanno le chiavi sia del cancello automatico, sia dell'appartamento in ristrutturazione. Superano il cancello, la trans cerca di scappare, ma il cancello di richiude tropo velocemente. Si ritrovano dentro l'appartamento e i due polacchi cominciano a bere, anche se sono già ubriachi. La trans prova a calmarli, quindi tenta di nuovo la fuga. Niente da fare: la bloccano nel cortile interno e la stuprano. Piangendo e dolorante, la transessuale cerca di nuovo di scappare. I due delinquenti la fermano ancora e partono le botte: calci, pugni e percosse di ogni genere che fanno urlare la trans talmente forte che una codomina chiama la polizia. Al loro arrivo gli agenti si trovano davanti ad una scena che non esitano a definire "Pietosa": la trans con il volto coperto di sangue e gli evidenti segni di quello che è appena accaduto. Alla vittima, ricoverata in ospedale, sono stati dati 10 giorni di prognosi, mentre i suoi due aguzzini non smentiscono e non confessano il loro terribile gesto.

24/12/2008
MILANO. Ieri a Milano, in via Santa Sofia, Enzo C., un ragazzo gay di 20 anni, è stato circondato da un gruppo di coetanei, spintonato e insultato. Enzo è stato fortunato, perché alcuni passanti si sono fermati e i suoi giovani aggressori sono fuggiti quasi subito. "Sembrava un gruppo di ragazzi normali," ha commentato. "Stavo passeggiando con un mio amico e parlavamo di ragazzi. A un certo punto ho detto che secondo me Pato, il giovane campione del Milan, è il ragazzo più carino del mondo. Mi hanno sentito e si sono scatenati contro di me".

28/12/2008
FIRENZE. Un transessuale picchiato e rapinato: è accaduto nella zona delle Cascine nella giornata di Santo Stefano. Nella borsetta del transessuale, 46 anni, aggredito di notte, di euro ce n’erano solo 10. Tre gli aggressori, presumibilmente albanesi o rumeni: il transessuale è stato colpito al volto ripetutamente ed è stato giudicato guaribile in 20 giorni. Gli aggressori, fuggiti a piedi, hanno fatto perdere le tracce: inutili, finora, le ricerche di polizia e carabinieri.

03/01/2009
PERUGIA. Non aveva più una casa dove andare (era stata sequestrata dalla Polizia giorni fa perchè lì dentro si esercitava la prostituzione) e l’unico rifugio che era riuscito a trovare era una vecchia Ford Escort parcheggiata e, pare, abbandonata dal proprietario in via del Macello. Lui D.S., transessuale brasiliano di 24 anni, clandestino, che fino a poco tempo fa abitava in un palazzo della zona, dopo avere sfondato un vetro, si era sistemato nella vecchia Ford. Una coperta, il sedile posteriore come letto: era tutta la sua casa, un posto dove andarsi a riposare. Quell’auto però con il vetro rotto ha insospettito una pattuglia della volante, che l’altra sera è andata a scoprire cosa fossse successo. Gli agenti si sono trovati davanti il giovane trans avvolto nella sua coperta profondamente addormentato. Dal momento che non aveva rubato l’auto, il viados è stato solo denunciato per danneggiamento e subito è stata avviata la pratica per il rimpatrio. Ma non sarà facile rimandarlo in Brasile — almeno in tempi rapidi — perchè il giovane, che pare abbia diverse gravi patologie, dovrà essere prima sottoposto a una lunga serie di accertamenti clinici. Dopodiché se le sue condizioni di salute lo consentiranno sarà rimpatriato.

14/01/2009
MILANO. Rifiuta una prestazione gratuita e viene rapinato. Vittima un transessuale brasiliano che, dopo aver detto di no a un egiziano, è stato spinto a terra e rapinato della borsetta. Il nordafricano, con precedenti per rapina e furto, è poi scappato, ma non ha fatto molta strada: è stato fermato ed arrestato da un equipaggio dei carabinieri. L'episodio è avvenuto l'altra sera, poco prima delle 22.30, in via Novara, all'angolo con via Romanello.

20/01/2009
ROMA. Due pregiudicati romeni, di 26 e 35 anni, sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, dopo aver tentato di rapinare un transessuale brasiliano 31 anni. I romeni, dopo aver colpito il transessuale con una bottiglia, hanno tentato di scippargli la borsa: il brasiliano, seppur dolorante, ha opposto resistenza al tentativo dei due, che se la sono data a gambe elevate. Un equipaggio del Nucleo Radiomobile, in transito proprio in quel momento, attirato dalle urla del brasiliano, dopo essersi accertato delle condizioni del trans, si è messo sulle tracce dei due fuggitivi, intercettandoli e bloccandoli nei pressi di via Emilio Longoni. Arrestati con l'accusa di tentata rapina e lesioni personali, i due romeni sono stati associati al carcere di Regina Coeli. Il trans, visitato dai sanitari dell'ospedale Sandro Pertini, è stato dimesso con una prognosi di 8 giorni.

28/01/2009
BARI. Sono stati due minorenni di 16 e 17 anni e il 20enne Andrea Leone, già con precedenti penali, ad aggredire e derubare l'avvocato di 35 anni adescato in una chat frequentata da omosessuali. Ieri la polizia di stato li ha fermati con l'accusa di concorso in rapina aggravata, lesioni personali e detenzioni e porto illegale di coltello. Il professionista, a metà mese, conosce il 17enne in una chat. Dopo aver scambiato qualche parola, i due si incontrano in una zona di campagna, alla periferia di Bari. Dopo il primo incontro, decidono di rivedersi il 16 gennaio. Il secondo appuntamento, però, si rivela una trappola per l'avvocato, aggredito, ferito alla mano e derubato dai tre ragazzi.

29/01/2009
ROMA. Un omosessuale ha denunciato di essere stato aggredito, immotivatamente, a Roma, dalla security di un locale nei pressi della Piramide, nella notte tra il 24 ed il 25 gennaio mentre trascorreva la serata con il suo ragazzo e altri amici. Lo ha reso noto l'Arcigay di Roma sottolineando che l'uomo, un funzionario pubblico, ha subito fratture e contusioni giudicate guaribili in 30 giorni. Gli aggressori sarebbero alcuni componenti della security del locale che, secondo il suo racconto, dopo averlo pesantemente insultato, urlandogli frasi come ''Frocio di merda, ti facciamo vedere noi, ti pentirai di essere entrato'', lo hanno colpito con un oggetto contundente e portato in una parte riservata del locale dove lo hanno percosso con calci e pugni, procurandogli la frattura di un braccio, la rottura di un dente, la contusione di alcune costole e tagli sulla testa e sul labbro.

29/01/2009
PARMA. Un ucraino di 20 anni è stato arrestato la scorsa notte dai carabinieri a Ponte Taro dopo aver tentato di rapinare un viado armato di una pistola ad aria compressa. Il giovane, attorno all’1.30, si è fermato in un’area di servizio dove il viado stava aspettando i clienti. Dopo averlo fatto salire in macchina, gli ha però puntato al collo la pistola intimandogli di consegnare quello che aveva nella borsa. Il transessuale ha reagito mordendogli una mano, ma l’altro gli ha sparato sette colpi ferendolo leggermente. A quel punto il viado ha sfilato dal cruscotto le chiavi dell’auto ed è scappato nei campi. L’ucraino prima ha provato a inseguirlo, poi ha chiamato i carabinieri dicendo di essere stato aggredito.

15/02/2009
ROMA. Li adescava, sedava e rapinava dopo averli violentati. L'altra notte i carabinieri hanno fermato il serial rapinatore degli omosessuali prima che riuscisse a stordire la sua ultima vittima, un ingegnere americano di 49 anni, adescato a piazza Venezia. I militari da sei mesi erano sulle tracce di Fabio Macioci, 37 anni, autista con un contratto a termine di una ditta di trasporti, residente a San Giovanni in un piccolo appartamento dove i carabinieri hanno trovato cocaina e video porno. Sapevano che bazzicava il centro, pescava le sue vittime in due-tre pub in zona. I militari avevano ricevuto le denunce di due italiani e di un altro straniero: commercialista, impiegato ed etiope, da anni nella Capitale. Agganciata la preda, il rapinatore lo faceva salire sulla sua auto, una Ford Ka grigia, durante il tragitto si fermava a un bar, comprava due bottiglie di birra, se le faceva aprire, in quella della vittima versava un narcotico, il Lormetazepam, si appartava tra l'Appia Pignatelli e l'Appia Antica e lì concludeva il suo piano: il gay beveva, facevano sesso, e quando perdeva i sensi lo depredava. L'altra notte i militari hanno notato la Ford in via dei Cercenii e hanno fermato il rapinatore prima che il gay bevesse la bevanda drogata. Gli investigatori ritengono che Macioci sia responsabile anche degli altri tre colpi: lo incastrerebbe un tatuaggio tribale con inchiostro nero che ha disegnato sul collo, descritto anche dalle vittime che hanno sporto denuncia. Macioci è sempre stato un serial rapinatore di gay: nel 2001 fu arrestato dai carabinieri del Divino Amore dopo due anni di scorribande. All'epoca sui giornali pubblicava l'annuncio: «Ragazzo 21enne bellissimo, gentile, veramente stupefacente». Al momento dell'incontro stordiva i malcapitati con un sonnifero e li derubava.

19/02/2009
ROMA. "Maiali rotti in culo per voi faremo nuovi lager. Vogliamo la razza pura, ne vedrete molti di piu' di morti froci e lesbiche". Sono questi alcuni degli insulti recapitati al giornalista Maurizio Gregorini durante la trasmissione 'Outing', il programma a tematica gay di Teleroma 56 andata in onda sabato 14 febbraio. Lo riferisce l'Arcigay di Roma, spiegando che questa mattina Gregorini ha presentato denuncia alla Procura della Capitale tramite l'avvocato Daniele Stoppello, responsabile legale dell'associazione, presente in studio durante la trasmissione.

22/02/2009
CASERTA. Provincia di Caserta, l´aggressore sceglie la sua vittima: è un transessuale in attesa di clienti. Punta al telefonino che ha in mano. Così, a bordo della sua Smart, si avvicina con fare ammiccante lungo la strada di periferia di Maddaloni (Caserta) e chiede al giovane il prezzo per una prestazione sessuale. La vittima si avvicina, si china verso il finestrino aperto e a quel punto il bandito gli strappa il cellulare di mano. Quindi schiaccia il piede sull´acceleratore, e fugge via con il bottino. Solo che la vittima non molla, si aggrappa alla portiera e il bandito lo trascina per alcuni metri. La vittima si ferisce in più parti del corpo: lividi e contusioni fino a quando, stremato, non lascia la presa. Il malvivente è intanto lontano. La sua auto però viene segnalata alla polizia, e gli agenti del commissariato di Acerra, ieri, notano la Smart in via Calabricito. Alzano la palina dell´alt ma il bandito non si ferma. Forza il posto di blocco, fugge. Inseguito e preso lungo la strada statale 162. Sotto il sedile, il malvivente - Fabio Scognamiglio, 24 anni - nasconde ancora il cellulare del transessuale. Viene arrestato.

07/03/2009
MONTESILVANO (PE). Il suo sogno era operarsi per diventare davvero, finalmente, una donna. Ma non ce l’ha fatta M.T., in arte Michelle, transessuale di 32 anni originaria di Giulianova che ieri mattina si è impiccata dopo aver affidato le sue ultime parole a un cartellone alto un metro trovato dai carabinieri sul tavolo di casa sua, in via Grecia. Quasi a voler gridare la disperazione che le scoppiava nel cuore, Michelle ha scritto «La vita era diventata impossibile» e poi, dopo aver firmato quattro lettere indirizzate a parenti e amici, ha messo in atto il suo gesto estremo. Sono stati i vicini di casa a dare l’allarme, alle sette e mezza di ieri mattina: il corpo era sul balcone, al primo piano di una delle palazzine di fronte a Porto Allegro.

12/03/2009
PORDENONE. Un uomo di 30 anni, omosessuale, seguito dai servizi sociali del Comune per una lieve disabilita' psichica e mentale, e' stato aggredito, a calci e pugni, a Pordenone, da tre persone che sono poi fuggite. La Squadra Mobile della Questura e' riuscita comunque a identificarle e le ha denunciate alla magistratura per concorso in violenza privata aggravata. Si tratta di un uomo di 43 anni e di due giovani di 22 e 21 anni. L'episodio e' avvenuto in una piazza centrale di Pordenone nelle settimane scorse ma e' stato reso noto oggi dalla Polizia, a conclusione delle indagini, durante le quali sono stati sentiti numerosi testimoni. Secondo gli accertamenti della Polizia, i tre hanno agito organizzando con precisione l'aggressione. ''Volevamo dare una lezione ai froci'', hanno detto i tre ai poliziotti nel corso degli interrogatori. Durante il pestaggio, hanno anche ripetutamente apostrofato la vittima con frasi ingiuriose.

15/03/2009
UDINE. Raid anti-gay anche a Udine. Da mesi. La denuncia è di un giovane, testimone di alcune aggressioni nella zona dello stadio. Forse la banda viene dalla Destra Tagliamento. Raid anti-gay anche a Udine. Da mesi. Paura. Per quell’auto di grossa cilindrata, un Suv scuro, che a cadenze regolari faceva irruzione nei luoghi di incontro fra omosessuali. E paura per quei due ragazzotti, uno sui vent’anni, l’altro oltre la quarantina che attaccavano rissa. A volte solo con le minacce ad alta voce. Altre volte con le mani. In almeno un’occasione con una mazza da baseball. Il racconto – rigorosamente anonimo – è di un ragazzo gay di Udine. E forse a convincerlo a parlare sono stati gli episodi di violenza che le cronache di questi giorni hanno riportato all’attenzione dell’Italia. Quel trentenne disabile e omosessuale pestato in centro a Pordenone da una gang a caccia del gay per scacciare la noia, ha riportato la paura anche nel capoluogo friulano.

19/03/2009
VILLACIDRO (VS). Pestato a sangue perché omosessuale: un cuoco di 30 anni è finito al pronto soccorso dopo un’aggressione da parte di tre sconosciuti. Un fatto che risale alla fine della scorsa settimana: Roberto Collu, chef con varie esperienze di lavoro in Italia e all’estero, stava tornando a casa in via Nazionale a Villacidro, alle due e mezzo di notte, dopo essere uscito con gli amici da un locale in via Gennaro Murgia. In via Repubblica, all’altezza di via Ciusa, Collu è stato improvvisamente aggredito. Qualcuno gli ha tirato un fortissimo calcio nella schiena che lo ha mandato a terra. Il giovane cuoco ha battuto la testa e ha subìto un violento trauma cranico. Ancora in sé, ma incapace di rialzarsi Roberto Collu si è trovato circondato da tre persone incappucciate, tutte giovani, presumibilmente sotto i 25 anni, che hanno iniziato a prenderlo a calci e a insultarlo con palesi riferimenti alla sua omosessualità. La strada in quel momento era deserta e i tre delinquenti hanno potuto agire indisturbati lasciando la vittima a terra, stordita e insanguinata. Alla fine del pestaggio i tre sconosciuti sono fuggiti verso via Ciusa dileguandosi senza lasciare traccia. Con le poche forze rimaste Roberto Collu è riuscito a trascinarsi verso un locale ancora aperto in via Nazionale dove ha ricevuto il primo soccorso. È stato accompagnato alla guardia medica dove gli è stato diagnosticato un trauma cranico, più altre ferite in tutto il corpo.

23/03/2009
BIELLA. «Questo è un cupio, bastardo e comunista. Se fossi in te lo metterei in cima alla lista dei primi da licenziare». A essere insultato così pesantemente è stato Adriano Guala, personaggio di spicco del movimento gay biellese, colpevole di aver pubblicato sabato scorso sulle colonne della Nuova Provincia un fondo in cui denunciava, molto semplicemente e ancor più pacatamente, lo stato di difficoltà in cui versa lo stabilimento in cui lavora, la Zegna Baruffa di Vallemosso. Gli epiteti invece, contenuti in una mail, sono partiti da un computer della redazione cittadina de "La Stampa", precisamente dal terminale in uso alla giornalista Paola Guabello. Quasi certamente la persona che ha spedito il messaggio invece di rispondere al suo diretto interlocutore con il quale commentava i contenuti del fondo, ha inviato la risposta a tutti i soggetti in elenco, compreso lo stesso Guala. L'episodio è stato denunciato ieri pomeriggio in una conferenza stampa dallo stesso Guala. Nell'esposizione dei fatti Guala si è detto preoccupato del clima di avversione nei confronti del mondo gay: «Quello che è accaduto in questi giorni è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi di intolleranza. Spiace che in questo caso la protagonista appartenga a una categoria, quella dei giornalisti, che dovrebbe mostrare maggiori responsabilità e sensibilità. Mi accorgo che nonostante tutti gli sforzi fatti in questi ultimi anni l'omofobia è ancora a livelli preoccupanti. Davanti a queste cose non potevo rimanere zitto facendo finta di nulla».

28/03/2009
NOLA (NA). Costringono la vittima della loro rapina - un uomo - a subire un rapporto omosessuale, e poi lo ricattano chiedendogli altro denaro e minacciando la diffusione di un filmato fatto col telefonino. Lui però non si lascia spaventare, non paga e li denuncia ai carabinieri. I due rapinatori-stupratori, P.F. di 19 anni e S.C. di 36, residenti rispettivamente a Nola e Casamarciano, sono stati fermati dai carabinieri del nucleo operativo di Nola (Napoli). Il fatto è accaduto a Nola. La vittima, un trentenne di Saviano, sempre nel Nolano, si trovava da solo fermo in auto in una zona isolata di piazza d'Armi, a Nola. I due l'hanno immobilizzato e violentato; dopo essersi portati via l'orologio, il telefonino, il portafogli e 50 euro gli hanno intimato di consegnare il giorno dopo 1000 euro in contanti, minacciando la diffusione delle immagini registrate. Andandosene, hanno esploso in aria un colpo d'arma da fuoco. L'uomo ha denunciato tutto ai carabinieri, senza pagare dunque la cifra richiesta.

28/03/2009
SINISCOLA (NU). Inseguito dal branco per le vie di Siniscola; raggiunto, umiliato, spogliato, picchiato a sangue e costretto a subire un tentativo di stupro. La vittima è un uomo di 30 anni, di Siniscola, perseguitato e massacrato perché è gay. Dopo le botte lo hanno abbandonato sanguinante per strada: lui è rimasto immobile, e quando è riuscito a vincere il terrore, è andato al pronto soccorso. Poi si è chiuso in casa. Per un mese il suo unico contatto con il mondo è stato internet. Attraverso la rete ha avuto il coraggio di contattare il Mos e raccontare il suo dramma. Una tragedia personale che l'uomo aveva già vissuto cinque anni fa, nel silenzio più totale. Sempre in paese, era stato avvicinato da un gruppo di cinque ragazzi: lo avevano insultato, pestato e stuprato. Quella volta lui non aveva aperto bocca, con nessuno. Aveva reagito abbandonando Siniscola: si era trasferito prima a Sassari, poi aveva cercato fortuna nella Penisola. In Baronia ci era tornato da pochi mesi, sperando che le sofferenze del passato rimanessero solo un brutto ricordo con cui convivere. E invece in paese il branco che lo aveva aggredito cinque anni prima, lo aspettava.

28/03/2008
PLATAMONA (SS). Fucilate contro i gay. Cinque episodi in tre mesi. Antonello Depalmas è vivo per miracolo: solo per caso il proiettile esploso con una fucilata non lo ha colpito alla testa. «Ho sentito uno sparo e il lunotto posteriore è andato in frantumi. Ho premuto sull'acceleratore e mi sono fermato solo dopo centro metri. Qualcuno aveva sparato da dietro le dune». Antonello Depalmas è vivo per miracolo: solo per caso il proiettile esploso con una fucilata non lo ha colpito alla testa. Una domenica di gennaio, mentre si allontanava in auto dal terzo pettine di Platamona, è diventato il bersaglio mobile di un cecchino nascosto fra le dune, dietro la spiaggia. Bersaglio per un solo motivo, è omosessuale. Al terzo pettine, prima di centrare l'auto di Antonello Depalmas, le fucilate hanno colpito già quattro volte, sempre omosessuali. Attentati passati finora sotto silenzio. Seduto fra un cuscino leopardato e uno zebrato, sul divanetto beige che arreda il suo salone da parrucchiere, Antonello Depalmas racconta senza riluttanza quel pomeriggio da incubo. «Avevo passato il pomeriggio con degli amici. All'imbrunire siamo andati via, mi sono seduto in auto e dopo pochi metri ho sentito lo sparo». Ha capito al volo: qualche giorno prima altri amici omosessuali erano stati presi a fucilate. Un ragazzo di Oristano si era trovato due fori sulla fiancata dell'auto. Un altro, sempre di Oristano, dopo una passeggiata in spiaggia aveva ritrovato la sua macchina con le gomme squarciate. Altri ragazzi si sono fatti il segno della croce scoprendo le proprie auto sforacchiate da proiettili. «Al terzo pettine c'è qualcuno che non gradisce la presenza dei gay», spiega il parrucchiere. 45 anni, sassarese, fisico minuto, Antonello Depalmas non ha avuto paura di denunciare tutto alla polizia. Il giorno dopo essere finito nel mirino di un tiratore scelto è andato in questura e ha firmato la sua denuncia. Altre denunce le fa Massimo Mele, leader del Movimento omosessuale sardo. Secondo le testimonianze raccolte dal Mos, al terzo pettine gli omosessuali non si beccano solo le fucilate, ma anche le botte. «Qualche settimana fa un ragazzo è stato raggiunto in spiaggia da tre o quattro persone e pestato a sangue». Altri episodi si sono verificati in città: «Due ragazzi sono stati aggrediti di notte in corso Angioy, da uno sconosciuto che prima ha cercato di rovesciare la loro auto, poi li ha minacciati con un coltello».

5/04/2009
MILANO. Questa notte a Milano si è consumato l'ennesimo gesto di violenza contro il mondo omosessuale, un' incursione al circolo Arci Toilet Club di via Ludovico il Moro 171, noto alla comunità per le sue serate gay\lesbian\transgender friendly. Cinque giovani con la testa rasata, armati di cric, sono entrati nel locale, in cerca del presidente gridando:"fuori froci di merda". I responsabili del Toilet Club, hanno chiesto agli aggressori di uscire, affinché la clientela non corresse alcun pericolo, quando uno dei cinque ha aggredito a pugni Paolo Caldiroli, titolare del circolo Arci. L'intervento immediato della polizia ha scongiurato l'aggravarsi della situazione.

16/04/2009
LAINATE (MI). Dal 2005 avrebbe costretto un operaio di 25 anni a subire ogni genere di prestazione sessuale, sotto la minaccia di rivelare a famigliari e amici le sue tendenze omosessuali e estorcendogli in più occasioni anche somme di denaro sempre in cambio del silenzio. I carabinieri della Stazione di Lainate (Milano) hanno sottoposto a fermo per i reati di violenza sessuale ed estorsione un nullafacente del luogo, coetaneo della vittima. Le violenze, che comprendevano anche rapporti completi, avvenivano tutte nell'abitazione dell'arrestato. La vittima, che i carabinieri descrivono come "psicologicamente debole e in forte stato di prostazione nei confronti del suo carnefice", è stato avvicinato la settimana scorsa dai militari lainatesi che, avevano avuto sentore della vicenda raccogliendo le "voci che circolavano in paese". Il comandante della Stazione, dopo aver tranquillizzato e rasserenato l'uomo ormai disperato, lo ha convinto a raccontare gli abusi e l'operaio ha così finalmente trovato il coraggio di denunciare in modo molto dettagliato i fatti, permettendo agli investigatori di ricostruire e riscontrare la veridicità dell'intera vicenda. Il presunto aguzzino, descritto come un "balordo con piccoli precedenti legati allo spaccio di stupefacenti", si trova ora ristretto nel carcere di S.Vittore a Milano.

26/04/2009
CAMPOGALLIANO (MO) Preso a schiaffi e pugni senza pietà, tanto da rimediare un forte trauma facciale e fratture al setto nasale. Ma ai carabinieri, denunciando il fatto, non ha raccontato tutta la verità, cambiando luogo e contesto. Perchè, ha spiegato in seguito, si vergognava ad ammettere che stava cercando un rapporto sessuale con uomini. Così un 58enne, oltre alle botte, ha rimediato anche una denuncia per falsità ideologica in atto pubblico. Le indagini proseguono per risalire all’indentità dei tre aggressori, che agiscono nella zona della dogana di via Barchetta e Passatore. Tutto è successo venerdì notte nella zona della dogana: zona nota per essere frequentata da persone dedite alla palese e insistita prostituzione, soprattutto maschile. E’ qui che il 58enne (che risiede a Reggiolo) si è recato per trascorrere la serata. E per cercare l’approccio con qualcuno dei giovani presenti. Nel corso della serata, è stato avvicinato da tre soggetti, di nazionalità straniera. I quali dapprima gli hanno fatto credere di essere disponibili, poi però lo hanno brutalmente aggredito. Senza riuscire a rapinarlo, però: l’uomo aveva lasciato il portafogli con i soldi in auto e i tre non sono riusciti a prenderglieli. Ma ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, dove le ferite sono state giudicate guaribili in venti giorni.

27/04/2009
ROMA. Due 40enni hanno rapinato la borsetta a un trans: a bordo della loro auto, nella notte hanno avvicinato un transessuale brasiliano sulla via Casilina, e minacciandolo con una pistola lo hanno costretto a consegnarla. Ha però assistito un carabiniere, che dopo aver chiesto l´intervento di altri militari le ha seguite, bloccate e arrestate. La pistola era ad aria compressa, senza tappo rosso. Risponderanno di concorso in rapina aggravata.

28/04/2009
PRATO. Un uomo di 32 anni, residente in via De Gasperi, è stato denunciato dalla polizia con le accuse di usurpazione di titoli e minacce. Secondo quanto lui stesso ha ammesso, l’uomo si è fatto passare per poliziotto e avrebbe minacciato un pistoiese di 69 anni, “accusandolo” di essere omosessuale e minacciando di portarlo in Questura se lo avesse rivisto accanto alla pista ciclabile di via De Gasperi. I poliziotti, quelli veri, sono intervenuti nella zona degli Alcali sabato pomeriggio su richiesta del pensionato pistoiese, che si lamentava per le minacce subite. Sul posto gli agenti della volante non hanno avuto difficoltà a rintracciare il finto poliziotto, un uomo che abita lì vicino.

04/05/2009
FIRENZE. Nella notte tra il 2 e 3 maggio, al parco delle Cascine di Firrenze due ragazze trans sono state aggredite da una decina di ragazzi italiani tra i 17 e i 25 anni armati di spranghe di ferro: lo denuncia Matteo Pegoraro, attivista per i diritti umani col Gruppo Everyone, il quale afferma che "il gruppo di transfobici le ha dapprima minacciate, insultate e successivamente ha scagliato la propria violenza sulle loro automobili. Si tratta di un episodio gravissimo, che riporta all'attualità il dramma di migliaia di persone omosessuali e transessuali che nel nostro Paese devono fare i conti, rimettendoci in prima persona, con la discriminazione e il pregiudizio, che sfociano ormai sempre più frequentemente in episodi incontrollati di violenza".

08/05/09
VITERBO. Omosessuali derubati o, peggio, rapinati al Bulicale. Un fenomeno non nuovo ma che, negli ultimi tempi, ha fatto registrare un’impennata, e sul quale le forze dell’ordine - a cominciare dai carabinieri - lavorano a fondo. Qualcuno, infatti, ha avuto il coraggio di vincere la ritrosia, e ha denunciato nero su bianco l’accaduto. Se altri - la maggior parte - continuano a tacere, c’è stato chi, con la sua denuncia, ha attivato l’azione degli investigatori. I controlli, adesso, sono più assidui. A prendere di mira, intimidendoli, i gay sarebbe una banda di ragazzi. Un gruppo di rumeni che, in trasferta da Civita Castellana a Viterbo, si sono insediati nella zona, soprattutto dalle parti dell’Orto botanico. Gli omosessuali, secondo uno schema tipico, avvicinano i ragazzi che, a loro volta, accettano di aere, con loro, rapporti dietro compenso. Una “normale” forma di prostituzione, insomma. Altre volte, però, succede qualcosa di diverso. Gli omosessuali, infatti, vengono derubati dei loro averi o, attraverso le percosse e le minacce, rapinati. In qualche caso, sono gli oggetti lasciati momentaneamente incustoditi nelle loro auto a sparire. I pericoli, per il mondo omosessuale, sarebbero soprattutto intensi in un punto dove, per esservi una sorgente, ci si reca con bottiglie e taniche.

10/05/2009
PEDEROBBA (TV). Arrestati i rapinatori degli omosessuali. Due marocchini da tempo si aggiravano sul greto del Piave, a Pederobba, nella zona della prostituzione gay. Dopo aver avvicinato i clienti, li rapinavano e poi li minacciavano di morte per evitare la denuncia. Fino a giovedì sera, quando un uomo ha avuto il coraggio di chiamare le forze dell’ordine. Dopo averli riconosciuti in foto, sono scattate le manette per rapina aggravata. In carcere sono finiti due giovani di 19 e 20 anni. La telefonata al 112 è arrivata giovedì verso le 17. Un uomo di mezza età ha allertato i militari da Barche, località di Pederobba nota negli ambienti omosessuali come punto di ritrovo e prostituzione. L’uomo era appena stato rapinato da due marocchini. Si era avvicinato ai due per una prestazione sessuale. Gli immigrati gli hanno chiesto il pagamento anticipato. Ma, appena visto il portafoglio, lo hanno rapinato di duecento euro e dei suoi due telefonini. Durante la rapina, all’uomo era stato intimato di tacere. «Dacci il portafoglio sennò ti ammazziamo », gli era stato detto. E ancora. «Sappiamo chi sei, sappiamo dove abiti. Non chiamare i carabinieri o ti ammazziamo ». Lui però ha fermato una persona di passaggio. E chiamato il 112. I militari di Pederobba si sono precipitati sul posto e hanno raccolto le dichiarazioni dell’uomo e del testimone. I quali sapevano solamente il nome di uno dei due (Aziz) e il fatto che girassero con una Audi 80 blu scuro di Belluno. Indizi lievi, che però sono bastati per risalire agli autori del gesto: erano infatti noti alle forze dell’ordine.

11/05/09
TRENTO. La polizia indaga su un'aggressione avvenuta ieri sera a Trento davanti alla sede di Rifondazione Comunista ai danni di una giovane attivista impegnata nell'organizzazione del festival lesbico e gay 'Universinversi', in programma il prossimo fine settimana.
Secondo una prima ricostruzione, la giovane, iscritta a Rifondazione Comunista e candidata alle ultime elezioni comunali, si trovava da sola nella sede del partito quanto ha sentito grida e improperi provenire dall'esterno. Si e' quindi affacciata alla porta e qui e' stata affrontata da due individui che l'hanno insultata e spintonata cercando di entrare nella sede. Gli aggressori sono pero' scappati di fronte alla reazione della giovane che ha minacciato di chiamare le forze dell'ordine. Nella colluttazione ha riportato leggere contusioni alla spalla e ad un braccio per cui e' stata portata al pronto soccorso dai compagni di partito.


ESTORSIONI

22/08/2008
GENOVA. Una storiaccia di pregiudizio e paura si e' conclusa con l'arresto di un trentenne romeno alla stazione di Brignole, accusato di estorsione aggravata da minacce. Ricattava il suo ex amante, un quarantaduenne di Genova, che non voleva fosse rivelata la sua omosessualità. In due mesi il genovese ha sborsato 1.200 euro. L'intervento della polizia proprio durante uno degli incontri organizzati per il pagamento, degenerato in lite e quindi in rissa. Il ricattato ha mostrato la prova dei versamenti fatti e il romeno e' stato subito arrestato.

26/08/2008
GENOVA. Un telefonino con foto e immagini compromettenti, "l'arma" che i fratelli Jane e Alin Mihai potrebbero aver utilizzato - ed è già sotto sequestro da giorni - per una serie di ricatti a luci rosse. È la pista, molto solida, su cui lavorano i carabinieri, dopo che venerdì scorso i due stranieri, 32 e 21 anni, sono stati arrestati per estorsione a danno d'un diacono nei pressi della cattedrale di San Lorenzo. L'uomo inizialmente aveva dato loro denaro notandoli "accampati" vicino al santuario; ma era finito in fretta nel mirino ed entrambi, nelle ultime settimane, si erano fatti consegnare quasi duemila euro conoscendo pure il suo indirizzo di casa. Gli investigatori hanno infatti individuato un cellulare che i fratelli Mihai potrebbero aver usato per mettere in pratica il loro ricatto. Lo hanno ammesso nel corso del colloquio a Marassi e l'obiettivo è ora capire quali siano state le vittime.

28/08/2008
URBINO. Ha ricattato l’uomo con cui aveva avuto un incontro gay minacciando di diffondere un video realizzato durante il rapporto se non gli avesse versato immediatamente 300 euro in contanti. Di più: il ricattatore - uno studente marocchino di soli 17 anni che da tempo risiede con la famiglia nella zona di Urbino e, a quanto si è potuto apprendere, perfettamente integrato nel contesto sociale - ha pensato di calcare ancor di più i contorni dell’estorsione e per piegare la volontà dell’occasionale partner l’ha intimorito prospettandogli la consegna del filmato ai carabinieri e la conseguente denuncia all’autorità giudiziaria proprio in virtù della sua minore età.

27/09/2008
PAGANI (SA). Condannato anche il complice minorenne del gruppetto che aveva cercato di estorcere soldi a un prete minacciandolo di rivelare la sua presunta omosessualità. Il tribunale dei minorenni di Salerno ha condannato a due anni e cinque mesi di reclusione il diciassettenne S.F., figlio di un noto pluripregiudicato paganese. Secondo gli inquirenti, il 14 febbraio scorso sarebbe arrivata ad un parroco di un comune della penisola sorretina, una lettera anonima nella quale si invitava il sacerdote a pagare 15.000 euro: in caso contrario sarebbe stato divulgato un presunto rapporto omosessuale tra il prete e un giovane. Il giorno successivo i due imputati avrebbero telefonato al sacerdote: sulla sua segreteria telefonica una voce maschile lo invitava a non fare scherzi e di preparare per il giorno successivo almeno la metà dei soldi richiesti. Il 18 febbraio una nuova telefonata raggiunse la vittima: l'interlocutore minacciava che se non avesse pagato sarebbe gambizzato e con lui anche Cretella. Raggiunto un distributore di carburante ad Angri e avuti i soldi dal sacerdote, Cretella si allontanò velocemente da solo e subito dopo fu raggiunto da un auto a bordo della quale si trovava Strino e S.F.: i tre cercarono di allontanarsi ma furono bloccati dalle forze dell'ordine.

07/11/2008
ANCONA. Con l'accusa di aver tentato un'estorsione ai danni di un medico di Falconara Marittima con il quale avrebbe avuto un rapporto sessuale occasionale, oggi il gup di Ancona Lionello Rossino ha rinviato a giudizio Nicolae V., 42 anni, romeno. Il processo iniziera' il 30 marzo. Il medico aveva raccontato di aver conosciuto per caso il romeno, riferendo che questi lo avrebbe poi minacciato di rivelare la relazione alla moglie se non gli avesse consegnato 500 euro.

14/11/2008
VIAREGGIO (LU). Ricattava un ragazzo di 14 anni, minacciandolo di raccontare in giro che era gay. Con questa accusa un viareggino, B.S., oggi ventiduenne, ha patteggiato una pena a un anno e otto mesi di reclusione e 470mila euro di multa (con la sospensione condizionale) per estorsione. I fatti risalgono a cinque anni fa, quando i due frequentavano lo stesso istituto superiore. Le indagini iniziarono dalla denuncia del quattordicenne, che raccontò ai genitori le minacce subite. Ieri si è svolta l’udienza al tribunale di Viareggio.

30/12/2008
LECCE. Avrebbero tentato di estorcere denaro al protagonista di un filmino hard con la minaccia di diffonderlo su internet. Di questo sono accusati due giovani dell'hinterland magliese di 27 e 22 anni. I carabinieri della compagnia di Maglie, che avevano raccolto la denuncia della presunta vittima, li hanno arrestati per tentata estorsione. I due, che sono ora rinchiusi nel carcere di Borgo San Nicola, a Lecce, avrebbero chiesto la somma di 700 euro al protagonista del video a sfondo omosessuale che, invece di sottomettersi, si è rivolto ai carabinieri con i quali ha organizzato la trappola. Quando si è recato all'appuntamento per pagare, sul posto si sono fatti trovare i militari, che hanno arrestato in flagranza uno dei due sospettati. La stessa cosa è toccata poi al suo complice.

22/01/2009
MESTRE (VE). Il sardo Antonello Idda (28 anni) è stato arrestato a Mestre, assieme alla moglie rumena. I due stavano cercando di espatriare, volevano andarsene in Romania, ma le «fiamme gialle» li hanno bloccati a Mestre, prima che la coppia partisse. Stando alle accuse lanciate da un parroco di Piacenza, Idda con la complicità della moglie avrebbero estorto al sacerdote almeno diecimila euro, quindi lo avrebbero minacciato che se non ne consegnava altri diecimila avrebbero divulgato un filmato girato con il loro cellulare nel quale si vedeva chiaramente il prete mentre aveva un rapporto sessuale con lo stesso Idda. Il parroco aveva conosciuto Idda perchè lo aveva ospitato nella sua abitazione per alcuni giorni e proprio in quella circostanza sarebbe stato girato quel breve filmato.

30/01/2009
RICCIONE (RN). Un incontro occasionale, gay, nel Riccionese (zona Marano), si è trasformato in un vero e proprio incubo per un artigiano riccionese. Tutto è successo lo scorso settembre, ma lo strazio si è protratto fino all'altra sera, quando i carabinieri hanno arrestato l'amante di una notte del padre di famiglia. In manette anche un complice, che aveva collaborato al ricatto. Da settembre a oggi la vittima aveva pagato la bellezza di sedicimila euro ai suoi due aguzzini, Mauro Cosma, 47 anni, e Fabrizio Martire, 38, entrambi residenti a Rimini. In ottobre l'artigiano riccionese riceve una lettera sul posto di lavoro: quel partner di cui lui neppure sapeva il nome minaccia di rivelare tutto a sua moglie. Il suo silenzio costa.

01/02/2009
TREVISO. Concede una prestazione sessuale all’amico, poi lo ricatta ed i carabinieri di Riese Pio X lo arrestano per tentata estorsione. Da ieri agli arresti domiciliari nella sua casa a Loria è Felipe Da Silva Ioviano 19 anni brasiliano di nascita ma da sempre residente a Loria. Insieme ad M.L. 19 anni l’altro protagonista sempre di Loria di questa piccante ed allo stesso tempo desolante storia di disagio giovanile. Intorno al 15 gennaio, M.L. aveva chiesto ed ottenuto dall’amico, una prestazione sessuale, in cambio di denaro. Infatti aveva consegnato ben 500 euro in contanti al giovane brasiliano per comprare il suo corpo ma anche il suo silenzio, soprattutto con gli altri amici della compagnia. Ma evidentemente il Da Silva aveva intuito che l’amico poteva sganciare anche altro denaro e così ha escogitato il tentativo estorsivo.

26/02/2009
NOVARA. Conoscendo le tendenze omosessuali di un imprenditore dell'alto novarese, due marocchini (21 e 20 anni, regolarmente in Italia) gli hanno teso una trappola per poi ricattarlo. Ma l'uomo, confidatosi con alcuni amici poliziotti, ha denunciato il fatto e i due sono stai arrestati. E' accaduto la scorsa settimana, quando uno dei due giovani aveva contattato l'industriale proponendogli un incontro sessuale. Cosa che e' puntualmente avvenuta, ma, mentre i due erano in auto, l'altro marocchino ha scattato alcune fotografie immortalando il rapporto sessuale. Il giorno dopo sul tergicristallo della sua vettura l'imprenditore ha trovato una fotografia e una lettera con la quale i due gli chiedevano 60 mila euro: altrimenti avrebbero fatto pervenire le immagini alla moglie dell'uomo e le avrebbero spedite a tutto il paese. Ma la vittima dell'estorsione ha denunciato il fatto e alcuni giorni di indagini, con appostamenti e intercettazioni telefoniche (si e' scoperto che i due chiamavano da telefoni pubblici della zona), hanno permesso alla polizia di bloccarli proprio mentre stavano effettuando l'ennesima telefonata. I marocchini devono rispondere di tentata estorsione.

28/04/2009
FIRENZE. Ha invitato a casa un giovane appena conosciuto ma, una volta nell'appartamento, questi ha fatto entrare un complice: i due hanno immobilizzato il proprietario dell'abitazione, un fiorentino di 44 anni, picchiandolo e portandogli via soldi e un pc. Poi lo hanno ricattato, dicendogli - mentendo - che il giovane adescato era un minore e che lo avrebbero denunciato. I due, 19 e 26 anni, della ex Jugoslavia, sono stati bloccati dai carabinieri. In base a quanto ricostruito dai militari, il fiorentino aveva conosciuto il piu' giovane in un bar della citta'. Poi lo aveva invitato a casa per un incontro d'amore. Una volta arrivati, il fiorentino e' stato immobilizzato, minacciato con un coltello alla gola e picchiato dal giovane e dal complice. I due, poi, lo hanno rapinato. Dopo lo hanno chiamato sostenendo che il piu' giovane di loro era minorenne e chiedendogli duemila euro per non denunciarlo e come riscatto per restituire il pc. Dopo aver loro consegnato parte della somma, accorgendosi che le richieste continuavano ad aumentare, il fiorentino si e' rivolto ai carabinieri. I militari si sono appostati durante un incontro fra uno dei due e il ricattato, per la consegna di altri soldi, arrestando lo straniero e, poco dopo, bloccando il complice, ora in stato di fermo.


BULLISMO

07/02/2008
MILANO. Oggi a Milano un 'branco' di minorenni ha compiuto un nuovo gesto di violenza nei confronti di un giovane "ritenuto" gay e di un altro giovane 'diverso' che cercava di difenderlo. Luogo della vicenda un oratorio 'Orpas' della parrocchia Sant'Angela Merici a Milano.

18/02/2008
TORINO. Viene picchiato da due bulli perchè vuole fare il ballerino. È la storia di Andrea, un ragazzino di 13 anni che come il protagonista del film 'Billy Elliot' ha una grande passione per la danza. Andrea, si legge su La Stampa, frequenta la seconda media in un paese della cintura di Torino ed è stato preso a calci e pugni alle gambe e alle ginocchia da due suoi compagni di classe, proprio perchè invece di tirare calci al pallone, ama ballare.

22/05/2008
MILANO. Ami la danza? Allora sei gay. Un bambino di quinta elementare si rifiuta di tornare in classe perché teme le ritorsioni dei bulli. Il Billy Elliot di Città Studi ha 11 anni e sta per finire la quinta elementare. Ma in classe non ci vuole più andare. Continua a studiare, cerca di portare il programma alla sua conclusione naturale, ma di rimettere piede in quella classe «Billy» proprio non se la sente. «Billy» è vittima di un bullismo pesante ed ostinato. E, per incredibile che possa sembrare, a scatenare i maltrattamenti è stata la passione di Billy per la danza. Quando ha scoperto di amare il ballo, il bambino lo ha raccontato in classe, con l’entusiasmo e l’allegria di chi vuole condividere con gli amici una scoperta. Era meglio che non lo avesse mai fatto. Perché gli altri maschi della classe lo hanno marchiato immediatamente: «Sei gay». L’equazione «ballerino dunque omosessuale» gli è piombata addosso. E per «Billy» non c’è stata più pace. La scuola dove tutto accade è un’elementare di buon nome, ben frequentata. Eppure, nel racconto del bambino e della sua famiglia, quel che colpisce è l’apparente sordità della scuola alle richieste d’aiuto lanciate dal ragazzo. È stata l’indifferenza delle insegnanti e dei vertici scolastici a rendere inevitabile la decisione di ritirare almeno per un po’ «Billy» da scuola

22/05/2008
AGRIGENTO. Gay diciottenne denuncia torture dai compagni. Per mesi e mesi ha subito vessazioni dai suoi coetanei perché gay. Alla fine, un ragazzo di 18 anni di Licata (Agrigento) ha deciso di denunciare i suoi aguzzini, tre ragazzi e due ragazze. Ai poliziotti del Commissariato ha raccontato che i suoi compagni gli avrebbero più volte spento delle sigarette sulle braccia e gli avrebbero anche più volte danneggiato lo scooter. Indagini sono in corso da parte della polizia per verificare che cosa sia esattamente accaduto.

02/07/2008
VIAREGGIO (LU). L’accusa è pesante, un giovane che a scuola minaccia un minore intimandogli di dargli soldi, pena l’annuncio pubblico che lui, il ragazzino, ha inclinazioni omosessuali. L’imputato, 22 anni, ha deposto ieri; è accusato di estorsione. Nella sua deposizione ha detto che quando ha ricevuto i soldi c’erano due amici, testimoni. È questo particolare che ha spinto la difesa a chiedere un rinvio dell’udienza; concesso dal giudice Genovese. La vicenda è pesante non tanto per l’entità economica (secondo il capo d’imputazione 50 euro complessivi, transitati in tre diversi momenti); quanto per il risvolto legato alla sessualità.

29/01/2009
BELLUNO. Torna il bullismo a scuola, stavolta fori dalle aule ma sempre fra studenti. La vittima è un ragazzo di tredici anni, già oggetto di ripetute offese da parte dei compagni e che si è visto costretto a cambiare scuola. Questa volta i genitori hanno sporto querela. Una decina di giorni fa è andato a Feltre per una manifestazione sportiva di basket. Durante il tragitto in pullman, dove ha ritrovato i vecchi compagni e sul quale viaggiava un insegnante, è stato oggetto di cori razzisti e offensivi, proprio come in passato, quando venne definito «terrone» e «omosessuale» e quando i suoi libri venivano presi e fatti volare in aria. La situazione è peggiorata negli spogliatoi della palestra di Feltre. Qualcuno ha preso il suo zaino e lo ha messo sotto l’acqua delle docce. Più tardi, per completare l’opera, anche la tuta e le scarpe hanno fatto la stessa fine, cosicché il ragazzo è stato costretto a tornare in pantaloncini e maglietta. Aspettando di risalire sul pullman è stato bersagliato da palle di neve. Non ha potuto nemmeno chiamare in tempo reale i genitori, perché il telefono cellulare custodito nello zaino era ormai inservibile.

04.03.2009
BARI. Quattro studenti di un istituto professionale – due di 16 anni, uno di 17 e uno di 15 – sono stati denunciati in stato di libertà dai carabinieri per un episodio di bullismo di cui sarebbe stato vittima un quindicenne che frequenta la stessa scuola. I quattro sono indagati per concorso in violenza privata, minacce, danneggiamento seguito da incendio e procurato allarme. Secondo le testimonianze raccolte dagli investigatori, l’ episodio sarebbe avvenuto su un vagone delle ferrovie Sud-est. I quattro minorenni avrebbero accerchiato e minacciato il quindicenne, bruciacchiandogli il giubbotto e costringendolo a sottoscrivere su un foglio la frase «sono omosessuale». Poi i quattro avrebbero chiamato la madre del ragazzo riferendole che lo avevano sequestrato e chiedendo 50 euro per il rilascio; tutto però si sarebbe fermato alla pretesa di denaro.


ATTI VANDALICI

13/06/2008
UDINE. Alcune scritte contro i gay sono comparse tra ieri e questa mattina sui muri del cimitero dei Rizzi, una frazione di Udine.

14/06/2008
BOLOGNA. Danni al Cassero. Arcigay pensa a intimidazione. Tentata intrusione al piano inferiore della sede dell’Arcigay bolognese. Incrinato il vetro di una delle porte d’accesso.

25/06/2008
SASSARI. «In una città di alto livello civile e culturale come Sassari si è recentemente verificato un gesto di grave intolleranza che occorre nominare e riconoscere come tale, affinché il suo significato non ricada indiscriminatamente sulla cittadinanza tutta. Lo scempio e la violazione dei manifesti del Movimento omosessuale sardo, campagna fotografica contro l’omofobia e di sensibilizzazione di un sereno rispetto delle diversità, è infatti la manifestazione di un atteggiamento indegno di qualsiasi cittadinanza che vada fiera di sé e sia meritevole di questo nome, tanto più se radicata in una cultura che sostiene e trasmette ben altri valori».

18/08/2008
ROMA. 'Gay nei forni subito' e 'via i froci dal quartiere' sono le scritte fatte con un pennarello nero in via San Giovanni in Laterano, nei pressi del Colosseo, più nota come la 'Gay Street' di Roma perché punto di ritrovo della comunità omosessuale della Capitale. Le scritte sono state fatte davanti a una gelateria che, riferisce in una nota l'Arcigay, 'da oltre 2 anni e' gestita da una coppia gay che ha reso il locale un punto di riferimento per lesbiche, gay e trans che transitano per la strada'.

25/08/2008
PADOVA. L'unico particolare che desta qualche allarme tra il popolo del Pride village sono i frequenti episodi di danneggiamento delle auto in sosta: qualche cliente nei giorni scorsi ha denunciato di aver ritrovato l'auto parcheggiata con una o più ruote forate.

08/09/2008
PORDENONE. I soliti ignoti hanno colpito ancora, nel parco del liceo Grigoletti, lasciando scritte ingiuriose sul selciato del vialetto di accesso e sui muri esterni della scuola. In azione lo spray, con le offese a un docente liceale di inglese che ha radici nel Centro Italia, a lato del murales d’autore, e sul porfido contro i gay.

11/09/2008
TRIESTE. “Gay Raus” e “gay nei forni”, il tutto inequivocabilmente firmato con la croce uncinata. Sono le scritte comparse nel parcheggio sopra la costa dei barbari, la spiaggia naturista della costiera triestina da anni punto di incontro delle persone LGBT del circondario. Possono apparire come il gesto di qualche esagitato che ha pensato bene di ricalcare vecchie scritte di analogo tono ormai scolorite dal tempo: ma l'elenco degli episodi di omofobia non solo verbale anche solo di quest'ultimo anno lasciano spazio a ben maggiori preoccupazioni.

15/09/2008
ROMA. ''Gay nei forni'' e ''Via i froci da San Giovanni'', sono le scritte omofobe con in calce una svastica che sono comparse, su una panchina, all'ingresso della gelateria della Gay Street in via di San Giovanni in Laterano, nel centro di Roma.

3/10/2008
UDINE. Domenica sera hanno festeggiato il terzo “compleanno” del “Pi greco” tra danze e musica, ma prima di brindare hanno dovuto ripulire l’ennesima scritta omofoba. Sulla colonna, tra una vetrata e l’altra del locale di viale Volontari della Libertà, è comparsa infatti la scritta «Gay di merda». Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i gestori del locale, da tempo vittima di minacce e insulti. Per il terzo anno consecutivo, in coincidenza con le feste di compleanno dell’ambiente, i muri o i marciapiedi di fronte sono stati imbrattati con scritte offensive. E sempre più spesso, soprattutto nel periodo estivo, i clienti seduti sui tavoli all’esterno del bar vengono offesi dalle auto che passano su viale Volontari. Insieme agli insulti gridati a squarciagola, una domenica di agosto dello scorso anno è arrivato anche un gavettone d’acqua che ha colpito due giovani.

 
Top
eustachio79
view post Posted on 20/10/2009, 12:19




DOMENICA 5 - OMOFOBIA - RISSA CECCHI PAONE E MAURIZIO RUGGIERO



POTETE VEDERE TUTTA LA PUNTATA CLICCANDO QUI:

#entry226183255
 
Top
eustachio79
view post Posted on 10/11/2009, 08:15




Omofobia, bene Carfagna su campagna, ma servono strumenti concreti Condividi



Il Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna ha presentato oggi a Palazzo Chigi la nuova campagna di comunicazione “Rifiuta l’omofobia, non essere tu quello diverso”.

Nei prossimi giorni saranno trasmessi spot TV sulle reti nazionali e saranno affissi manifesti stradali e cartellonistica sugli autobus. Si tratta della prima volta che il Ministero intraprende una campagna di questo tipo.

“Questa ci sembra una buona iniziativa: è utile dare messaggi di sensibilizzazione sull’uguaglianza delle persone, in particolare attraverso il mezzo televisivo che può raggiungere il pubblico più vasto, in questo momento in cui la recrudescenza dei pregiudizi verso l’altro sta sfociando in gravi episodi di violenza omofoba.” – dichiara il presidente nazionale Arcigay Aurelio Mancuso.

“Abbiamo chiesto però al Ministro Carfagna di sviluppare presto una campagna anche contro la transfobia, cioè il disprezzo e la discriminazione delle persone transgender, che mai come in questo periodo, vengono stigmatizzate da media e politica. Siamo soddisfatti che il ministro si sia impegnata per metterla in atto”.

“Questo primo importante passo del Ministero non resti isolato: adesso va affiancato dalla messa in opera di strumenti concreti: innanzi tutto l’avvio di strumenti formativi nelle scuole per l’educazione alla diversità e contro il bullismo.”

“E poi continuiamo a chiedere tutela fisica e della dignità delle persone con l’estensione della Legge Mancino sui reati di odio alle violenze omofobiche e transfobiche. Prendiamo atto che il ministro Carfagna abbia ribadito la volontà di lavorare a fianco delle associazioni e sollecitiamo al più presto l’apertura di un tavolo di coordinamento LGBT per affrontare queste iniziative.”

“Sottolineiamo come l’omofobia in questo paese sia frutto del fatto che le persone LGBT siano ancora a zero sui diritti civili” – conclude Mancuso – “sollecitiamo governo e opposizione a riflettere su questo e a prendere iniziative concrete affinché sia discussa finalmente in in parlamento una legge sull’uguaglianza di diritti e di doveri per tutte le persone.”


C6TV carfagna e concia sulla campagna contro l'omofobia





Edited by eustachio79 - 10/11/2009, 17:35
 
Top
eustachio79
view post Posted on 26/11/2009, 21:28




Gli studenti dell'istituto tecnico superiore Villa Greppi di Monticello Brianza hanno organizzato due assemblee (biennio e triennio) sul tema dell'Omofobia a cui è stato invitato Renzo e Lucio.
Durante l'assemblea sono stati presentati alcuni video, di cui uno ealizzato dai ragazzi e uno portato da R&L.
Questa è la seconda parte del contributo video portato da R&L.
Altre info su www.renzoelucio.it


ITS Villa Greppi contro l'omofobia: video realizzato dagli studenti



ITS Villa Greppi contro l'omofobia: video di R&L / 1



ITS Villa Greppi contro l'omofobia: video di R&L / 2

 
Top
49 replies since 17/4/2007, 15:23   7412 views
  Share